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Maltempo, arriva la Presidente del Senato: “Colpa dell’uomo. Non è emergenza, ma pericolo costante”

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Maria Elisabetta Alberti Casellati ha incontrato il marito di Stefania Signore, padre dei piccoli Cristian e Nicolò il bimbo di due anni che risulta ancora disperso: “La disperazione piu’ grave che possa impadronirsi di una societa’ e’ il dubbio che vivere rettamente sia inutile”

 

LAMEZIA TERME (CZ) – La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in visita in Calabria oggi per portare la sua vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. La Casellati, sbarcata all’aeroporto di Lamezia Terme ha fatto un sopralluogo nell’area tra San Pietro Lametino e San Pietro a Maida nella quale, nella notte tra giovedi’ e venerdi’, sono morti la 30enne Stefania Signore e il figlio Cristian, di 7 anni, travolti da un’ondata di acqua e fango, mentre ancora si cerca il corpo di un altro figlioletto della donna, Nicolo’, di 2 anni.  “L’azione dell’uomo aumenta il rischio idrogeologico perche’, laddove c’e’ disboscamento, laddove ci sono costruzioni abusive, laddove ci sono pratiche agricole non corrette, queste contribuiscono ad aumentare fortemente il rischio di frane, inondazioni e di tutte queste manifestazioni che non riguardano solo la natura”. Lo ha detto Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, parlando a Lamezia Terme nel corso della conferenza stampa dopo aver osservato le zone colpite nei giorni scorsi dalle alluvioni in Calabria.

 

 

“Non possiamo piu’ correre solo all’ultimo minuto con provvedimenti tampone, ma – ha aggiunto la Casellati – abbiamo bisogno di monitorare il nostro territorio, mettere in campo tutte le professionalita’ che servono e fare un’azione di sistema, di prevenzione. Se dopo il crollo del ponte di Genova avevo ribadito la necessita’ di una mappatura strategica della rete infrastrutture italiana al fine di poter intervenire sulla messa in sicurezza delle infrastrutture piu’ importanti, con la stessa fermezza, oggi, qui in Calabria, chiedo un esame critico della pericolosita’ idrogeologica a livello nazionale. So – ha spiegato – che esistono le informazioni e le risorse per farlo, ma so anche che, affinche’ questa disamina sia puntuale, serve un aggiornamento costante degli studi compiuti negli anni dalle Autorita’ di bacino. La Regione Calabria ha gia’ chiesto lo stato di emergenza, e l’emergenza e’ un concetto che ci sta, dal punto di vista tecnico e giuridico, ma qui ormai non possiamo piu’ parlare di emergenza”.

 

 

“Emergenza – ha proseguito la Casellati – e’ un termine che dev’essere bandito dall’agenda politica e istituzionale, perche’ qui ormai c’e’ un pericolo costante. Allora, occorre che lo Stato metta in atto tutte le misure che sono necessarie per verificare e monitorare tutto questa situazione ambientale e idrogeologica. Il monitoraggio va fatto in presenza di tragedie ripetute. Abbiamo statistiche inquietanti, statistiche che ci danno negli ultimi 18 anni 36 alluvioni contro le 34 degli ultimi 50 anni. Allora, queste statistiche ci dicono una cosa importante: questi fenomeni non sono emergenziali, perche’ l’emergenza fa riferimento a un carattere di straordinarieta’, e invece ormai il pericolo e’ costante. E di fronte a questo non possiamo piu’ stare a guardare. Dobbiamo agire e agire tempestivamente. In un recente convegno ho posto l’accento su questi cambiamenti climatici, perche’ oggi si parla solo di bombe d’acqua: un fenomeno usuale, e non possiamo ignorarlo”.

 

 

Sono qui per portare la vicinanza delle istituzioni a questa terra cosi’ martoriata e poi anche per dire basta – ha aggiunto Casellati – a queste tragedie, al ripetersi di queste tragedie. Non possiamo piu’ ammettere di poter piangere i morti o di poter verificare situazioni ambientali di questo tipo. Occorre oggi un’azione forte dello Stato”. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, si e’ intrattenuta per alcuni minuti a parlare con Angelo Frija, l’operatore turistico di Curinga che ha perso la moglie, Stefania Signore, di 30 anni, e il figlio Cristian, di 7 anni. Casellati ha confortato l’uomo, molto provato dal dolore e dalla preoccupazione sulla sorte di un altro figlioletto, Nicolo’, di 2 anni, che era in compagnia della mamma e del fratellino al momento della tragedia e del quale ancora non si e’ trovato il corpo, nonostante incessanti ricerche iniziate tre giorni fa. “Dobbiamo restituire normalita’ a questo territorio. La Calabria – ha rilevato Casellati – mi e’ particolarmente cara perche’ custodisce le mie radici familiari. E’ una terra che ha estremo bisogno di ascolto e di vicinanza da parte delle istituzioni.

 

 

Oggi abbiamo tante cose da fare, dobbiamo impegnarci il piu’ possibile perche’ in Calabria si restituisca la sicurezza ai cittadini. Venti anni fa e’ stata portata avanti una lotta molto forte alla criminalità organizzata, attuata con arresti e confische, ma insieme a questo e’ necessaria un’azione forte sulla sicurezza, perche’ il Sud e la Calabria possono vincere la loro battaglia attraverso due concetti fondamentali: legalita’ e sicurezza. E questo – ha aggiunto il presidente del Senato – si deve fare con il monitoraggio delle infrastrutture, facendo funzionare i tribunali, mettendo le forze di polizia in condizioni di essere efficienti, incentivando nuova occupazione per i giovani e l’economia sana e dando supporto alle imprese pulite. Solo cosi’ si potra’ vincere la battaglia per il rilancio del Sud. Questo significa fare il bene del Paese”. Casellati ha poi osservato: “La Calabria ha tutte le qualita’ per potercela fare. Come scrisse un grande calabrese, Corrado Alvaro, la disperazione piu’ grave che possa impadronirsi di una societa’ e’ il dubbio che vivere rettamente sia inutile. Ecco, per evitare che cio’ avvenga, lo Stato deve tornare a presidiare la Calabria, il Sud e tutti quei pezzi del Paese che oggi vivono uno stato di profondo disagio. Non c’e’ piu’ tempo per discutere, bisogna intervenire e bisogna farlo in fretta. Ognuno per la parte che gli compete, tutti insieme in nome di uno Stato che c’e’ e deve esserci. Mi auguro di tornare in Calabria per situazioni non piu’ tragiche come questa”.

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA MARIO OLIVERIO: “SERVE INTERVENTO DELLO STATO”

 

Il Presidente della Regione, Mario Oliverio che, assieme al Prefetto di Catanzaro ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine, stamattina ha accolto all’aeroporto di Lamezia il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, accompagnandola poi sui luoghi della tragica vicenda che ha travolto una donna ed i suoi due bambini, dopo avere brevemente evidenziato la gravità della situazione determinatasi nei comuni e nei territori colpi ed aver ringraziato i vigili del fuoco, la protezione civile, le forze dell’ordine, il volontariato ed i sindaci per l’importante opera svolta nelle ore dell’emergenza, ha evidenziato al Presidente del Senato la necessità di interventi adeguati da parte dello Stato. “Questo ultimo evento calamitoso evidenzia, ancora una volta – ha dichiarato Oliverio – la fragilità del territorio ma anche la necessità di intervenire attraverso risorse adeguate da destinare alla realizzazione di precisi interventi.

 

In particolare – ha sottolineato Oliverio – ritengo non più procrastinabile la costruzione di un fondo adeguato nel bilancio dello Stato per consentire, ai Comuni ed alle Province, di far fronte alla manutenzione ed alla messa in sicurezza della rete viaria e delle altre infrastrutture di loro competenza. Le quattro Province calabresi e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, a cui è affidata la competenza di oltre 8000 chilometri di strade, non sono oggi nelle condizioni di adempiere, in modo adeguato, a questo compito per mancanza di trasferimenti da parte dello Stato. Chiedo per questo a Lei – ha detto il Presidente Oliverio dialogando col Presidente del Senato – di farsi interprete, presso il Governo, anche di questa problematica, finché nella Legge Finanziaria in corso di approvazione, si assumano risposte concrete.” Parlando con i giornalisti, Oliverio ha riferito che la richiesta di calamità naturale, già avanzata, sarà formalizzata nella Giunta di oggi appositamente convocata, con atto deliberativo. Si procederà, assieme ai Comuni, a una quantificazione dei danni alle strutture ed alle infrastrutture, alle attività produttive, all’agricoltura ed alle attività commerciali.

 
Il Mario Oliverio, la Giunta regionale della Calabria, nel corso della riunione odierna, ha deliberato la richiesta al Governo centrale dello stato di calamità naturale.

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