Porterà il nome di Stefano Guarascio, l’operaio di 24 anni, cosentino, che è tragicamente scomparso lavorando alla costruzione del ponte, il 25 febbraio 2011.
CATANZARO – Il viadotto più lungo della Strada provinciale “Case Grimaldi” che collegherà entro la fine dell’anno il quartiere marinaro di Catanzaro e la superstrada 280 porterà il nome di Stefano Guarascio, l’operaio di 24 anni morto mentre stava lavorando alla costruzione del ponte, il 25 febbraio del 2011 in località Germaneto. Il giovane, originario di Santo Stefano di Rogliano, della provincia di Cosenza è caduto nel vuoto facendo un volo di 18 metri. E ieri il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha ritenuto doveroso omaggiare la memoria di questa giovane vita spezzata, che allunga l’elenco delle vittime di incidenti dovuti alla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, accogliendo la richiesta avanzata dal Comune di Santo Stefano di Rogliano lo scorso mese di giugno.
“È necessario mantenere e rinnovare il ricordo dell’estremo sacrificio di un operaio edile che, seppure giovanissimo, aveva dimostrato sempre grande dedizione alla propria attività lavorativa, conclusasi tragicamente – ha detto ancora il presidente Bruno -. Non si può morire di lavoro: intitolare il viadotto a Stefano non vuol dire solo omaggiarne la memoria, ma anche rispettare il sacrificio suo e di quanti hanno trovato la morte in quello che doveva essere un sereno luogo dove svolgere la propria attività professionale, per crescere e guardare al futuro con fiducia. Aumentare la cultura della sicurezza a tutti i livelli resta una priorità prima di tutto attraverso la prevenzione. Il Viadotto Guarascio ce lo ricorderà”.
