Un nucleo familiare di etnia rom con bambino al seguito aveva trovato rifugio tra le mura del Palazzetto di Casali. Oggi lo sgombero da parte dell’Unità operativa del centro storico della Polizia Municipale
Espletata questa prima fase, si è poi dato corso allo sgombero della famiglia rom dalla struttura abusivamente occupata, ovviamente con tutte le cautele necessarie e consentendo loro di caricare i propri effetti personali e le varie suppellettili a bordo di un furgone e di un’automobile. Si è contestualmente provveduto, con l’ausilio di personale del servizio manutenzione del Comune, a chiudere i diversi ingressi del Palazzetto, così come personale del servizio acquedotti ha provveduto a chiudere l’acqua potabile che fuoriusciva copiosa da alcuni rubinetti rotti dei locali adibiti a spogliatoio. Nel frattempo è stata disposta anche l’immediata bonifica della zona, grazie all’intervento di una delle cooperative comunali, che si è occupata del taglio dell’erba e della folta vegetazione, per rendere agibile l’accesso ai cancelli da parte del personale incaricato dei lavori di chiusura. Nel frattempo, il dirigente del settore Infrastrutture del Comune, ing.Francesco Converso, ha dato disposizioni di chiudere, con operazioni di saldatura, tutti i cancelli e gli altri varchi per impedire altre occupazioni abusive. Apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dai vigili dell’Unità operativa del centro storico, coordinati dall’ispettore Antonio Tocci, è stato espresso dalla delegata del Sindaco Alessandra De Rosa, anche per la celerità e il buon esito dell’operazione. Massima attenzione è stata riservata dall’Amministrazione comunale al nucleo familiare e al minore in particolare. Ne è stato disposto il trasferimento in due strutture. In una delle due sono stati indirizzati la madre con il bambino. Nell’altra, il padre.
