La Fichi coltura della provincia di Cosenza ha avuto un passato glorioso ed ha rappresentato per oltre due secoli una delle più importanti filiere produttive del panorama frutticolo italiano.
COSENZA – I documenti storici trovati nel corso degli anni, dimostrano la dimensione economica che aveva assunto questa filiera, aziende di trasformazione nate tra la fine dell’800 e gli inizi del 900, ed ancora oggi esistenti, sono riuscite a nobilitare le antiche ricette locali a base di fichi, facendole conoscere ed esportare in tutto il Mondo. Alla fine degli anni 60 con lo sviluppo in Italia del settore industriale e del terziario, è iniziato per questa nostra importante filiera un lento declino, fino quasi a rischiare di scomparire già alla fine degli anni 90. Per scongiurare questo pericolo, gli Enti locali preposti allo sviluppo del territorio quali l’ARSAC ed il GAL Valle del Crati, la Camera di Commercio di Cosenza, a partire dall’anno 2000, hanno da subito avviato, iniziative di sensibilizzazione su tutti gli attori della filiera con l’obiettivo comune di salvaguardare questo prodotto e rilanciarlo nel panorama frutticolo nazionale. La Confederazione Italiana Agricoltori di Cosenza allora retta dal presidente Italo Garrafa, da subito si è messa al fianco degli enti promotori per promuovere presso i propri associati l’idea di rilanciare questa filiera storica per questa Provincia. In data 13 novembre 2001, presso la sala “Verde” della Confederazione Italiana Agricoltori di Cosenza, nacque il partenariato che poi a breve si trasformò in Consorzio per la “Filiera Fico Essiccato Cosentino” (F.F.E.C.). Da quella data in meno di dieci anni sono stati promossi e realizzati due piani integrati di Filiera ed avviato il percorso di riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta (DOP), conferito poi nel 2011 dalla Commissione Europea con la menzione definitiva Fichi di Cosenza D.O.P. Tali azioni hanno risvegliato nel territorio l’interesse degli imprenditori agricoli e della trasformazione, ridando nuova linfa ad un settore che rischiava di perdere di vitalità: sono stati infatti realizzati nuovi impianti di fico, ammodernate le aziende di trasformazione, migliorate le tecniche di produzione ed essiccazione, avviati progetti di ricerca con le università finalizzati all’individuazione di innovazioni di processo e di prodotto.
Organizzare questo convegno a Bisignano, alla presenza del Presidente nazionale della Cia-Agricoltori
Italiani , Dino Scanavino, costituisce motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutte le imprenditrici e gli
imprenditori che si sono impegnati nel percorso di recupero e di valorizzazione della filiera Fichi di Cosenza.
