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Processo “Provvidenza”, undici condanne e otto assoluzioni

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Pene che vanno da un minino di 2 ad un massimo di vent’anni di carcere per gli undici condannati. Otto invece le assoluzioni

 

REGGIO CALABRIA – Si è chiuso il processo scaturito dall’operazione denominata “Provvidenza” contro la cosca dei Piromalli, potente clan della Piana di Gioia Tauro. Le pene più severe sono state inflitte al presunto capo del sodalizio criminale, vent’anni a Antonio Piromalli (46 anni), al figlio di Pino “Facciazza” (da 20 anni al carcere duro ma che, secondo gli investigatori, non avrebbe mai mollato il comando); e per Domenico Stanganelli, considerato dagli inquirenti come organico alla cosca dei Molè. L’operazione Provvidenza, risale al gennaio dell’anno scorso, e colpì la cosca con 33 misure cautelari emesse allora dalla Dda reggina, ritenuta addirittura al vertice nel cosiddetto Mandamento Jonico. Gli interessi sui quali avrebbe fatto luce l’inchiesta riguardavano svariati settori: dalla frutta agli alberghi, dal narcotraffico alle grandi firme. Business da nord a sud del Paese fino agli Stati Uniti dove il clan avrebbe controllato la rete di distribuzione di prodotti oleari.

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