Attivata la rete di video sorveglianza nei punti strategici della città arbëreshe. Monitorato il borgo di San Basile soprattutto negli accessi alle scuole
SAN BASILE – Più sicurezza con dieci telecamere. Rendere la città più sicura è stata una delle priorità per l’amministrazione di San Basile. Cosa ha deciso di fare il sindaco? Ha predisposto dieci telecamere nel punti strategici del borgo per evitare disturbi e dissuadere i malintenzionati. Dieci telecamere in tutto per monitorare gli accessi agli istituti scolastici, due occhi elettronici al cimitero e ben otto dislocati in punti strategici della cittadina. Così si potrà monitorare gli accessi al paese dagli innesti stradali di Saracena, Morano Calabro e Castrovillari, ma anche visionare le percorrenze più periferiche come quelle verso le campagne o la strada che sale verso i pianori di Novacco. La stazione di controllo è installata negli uffici della Polizia municipale di San Basile che potrà così intervenire in maniera tempestiva in caso di sinistra stradali, ad esempio, o emergenze sulla sicurezza di vario genere.
«Quando ci siamo insediati alla guida di San Basile – ricorda il sindaco Vincenzo Tamburi – abbiamo preso un impegno con i cittadini promettendo un sistema che avrebbe promosso la tutela del patrimonio pubblico, la prevenzione e la repressione delle attività illecite ed il controllo della viabilità urbana. Una promessa che oggi diventa realtà e che permetterà a tutti di sentirsi più sicuri nel contesto che viviamo».
«L’intero sistema – spiega il vice sindaco, Gaetano Marcovecchio – verrà gestito nel rispetto nel pieno rispetto della legge sulla privacy. L’accesso ai dati raccolti, infatti, sarà consentito solo ed esclusivamente ai responsabili del corpo di Polizia Locale e delle forze dell’ordine qualora servissero per accertare reati di qualunque specie e natura. Con questo sistema di video sorveglianza rispettiamo un impegno preso con la comunità e continuiamo nel porre segni concreti a beneficio del vivere comune».
