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A San Ferdinando un altro incendio, stavolta nella ‘nuova’ tendopoli. Una vittima

San Ferdinando rogo

Smantellata la baraccopoli dove si sono registrate tre vittime per altrettanti incendi, un incendio ha interessato anche la nuova tendopoli di San Ferdinando, e ancora una volta, c’è scappato il morto

 

SAN FERDINANDO (RC) – A pochi giorni dal trasferimento dei migranti dalla vergognosa baraccopoli di San Ferdinando alla nuova tendopoli, si registra un nuovo incendio, e purtroppo un’altra vittima che si chiamava Sylla Noumo, ed aveva 32 anni. Era originario del Senegal, ed è il migrante morto carbonizzato nel rogo. Il trentaduenne era stato trasferito nella nuova struttura a seguito dell’abbattimento della baraccopoli avvenuto lo scorso 7 marzo.

Il rogo si è verificato alle prime luci di oggi ed ha provocato la morte di una persona nella tendopoli gestita dalla Caritas. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco e sono arrivati anche poliziotti e carabinieri, in particolare per tenere sotto controllo gli animi delle decine di migranti ospiti delle struttura.

Tutto questo a pochi giorni dallo smantellamento della baraccopoli dove in meno di un anno sono morte tre persone in altrettanti incendi: Becky Moses, Surawa Jaithè, Ba Moussa. L’incendio si sarebbe sviluppato in un angolo di una tenda da sei posti, dove erano posizionati alcuni cavi elettrici e grazie all’intervento dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme il rogo è rimasto limitato e ha distrutto solo una tenda. La tendopoli, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è attrezzata, con presenza di servizi igienici e presidi sanitari, ed è vigilata e proprio all’inizio di marzo, in prospettiva dello smantellamento della vicina baraccopoli, era stata ampliata per accogliere una parte dei migranti che viveva nella struttura fatiscente.

Il cadavere completamente carbonizzato di Sylla Noumo è stato rimosso e la bara è stata posta all’interno di un mezzo funebre e portata all’esterno della struttura da dove sarà condotta in obitorio. Un centinaio circa di migranti, ospitati nella nuova tendopoli. si sono raccolti i silenzio ponendo le loro mani sopra al mezzo funebre quasi come per accompagnarne l’addio.

Il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, ha convocato a San Ferdinando una riunione tecnica di coordinamento con le forze dell’ordine, successivamente alle ore 10 incontrerà la stampa nella sede municipale.

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