“L’attuale Governo si muove su un doppio binario: da una parte discute di regionalismo differenziato e, dall’altra, assume provvedimenti che discriminano totalmente il Sud e la Calabria”.
CROTONE – “La proposta di regionalismo differenziato avanzata dalle Regioni Lombardia e Veneto rappresenta un’insidia che può determinare conseguenze irreversibili di disarticolazione della vita dell’interoPaese”. Così il presidente Mario Oliverio che ha concluso oggi il convegnopromosso dal Gruppo regionale di “Calabria in Rete” sul tema “C’era una volta l’Italia…Una e indivisibile” a Crotone sul regionalismo differenziato e che oltre all’argomento in oggetto, ha dispensato critiche anche per quanto concerne gli argomenti “Via della Seta” e sanità.
“Ai recenti accordi sottoscritti tra Italia e Cina, tra cui c’è quello che riguarda la Via della Seta. L’accordo sulla portualità comprende solo i porti di Trieste e Genova e taglia fuori totalmente il porto di Gioia Tauro, il più grande porto di transhipment del Mediterraneo, e l’intera portualità meridionale. Proprio oggi – ha dichiarato il governatore calabrese – ho ricevuto la lettera del Ministero dei Trasporti in risposta ad una mia richiesta di valutare la decisione degli oneri di servizio per l’aeroporto di Crotone di aggiungere quattro linee (Roma, Torino, Venezia e Milano) a quelle che partono dal primo aprile ed attivate grazie esclusivamente alle risorse stanziate da noi. Nella missiva ci viene comunicato che tali proposte non possono essere prese in considerazione”.
“Per non parlare della sanità in cui, anzichè affrontare la disparità sull’assegnazione di risorse tra nord e sud, la discussione è tutta ripiegata su provvedimenti straordinari che si annunciano quotidianamente, mentre si dimentica che in Calabria da 10 anni il governo della sanità è affidato a commissari nominati dal governo centrale che hanno il potere assoluto di accogliere o respingere le proposte che vengono dai direttori generali, sostituendosi ai poteri della Regione”. “Un Paese che vuole esprimere pienamente tutte le sue potenzialità – ha concluso il presidente della Regione Calabria – non può non considerare il Sud e la sua portualità come una risorsa, porte del Mediterraneo, opportunità per l’intero Paese e per la stessa Europa”.
