In occasione del quinto centenario della canonizzazione, da oggi la piazza grande della Cittadella Regionale, è intitolata a San Francesco da Paola. Un omaggio al Santo Patrono della Calabria, un messaggio per chi governa i calabresi
CATANZARO – E’ stata scoperta la targa recante la dicitura “Piazza San Francesco da Paola”. Da oggi, lo spazio antistante la Cittadella Regionale è intitolato al santo patrono della Calabria e l’iniziativa dà seguito alla proposta del 2 aprile scorso del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Superato l’intoppo della corda che reggeva il manto rosso è stata poi scoperta la targa con il nome della piazza e l’effige di San Francesco. Il presidente Mario Oliverio ha sottolineato come “non a caso nel giorno del 500° anniversario della sua canonizzazione abbiamo voluto intitolare la piazza principale dell’ingresso alla cittadella al Patrono della Calabria. San Francesco di Paola è un Santo che ha affermato con grande forza spirituale e umana, i caratteri del popolo calabrese. Ne ha trasmesso i valori positivi – ha detto il governatore calabrese – dei quali dobbiamo essere orgogliosi e che devono animare le azioni delle persone di buona volontà, che amano e si impegnano per il bene comune. Una scelta non casuale quella di San Francesco di Paola, innanzitutto perchè era giusto dedicare al patrono della Calabria la grande piazza di ingresso alla “casa dei calabresi” dove da 4 anni, trovano spazio, per esplicare il loro lavoro, migliaia di dipendenti regionali che servono la Calabria, questa terra”.
“E in secondo luogo – ha proseguito il presidente della Regione – perchè, il messaggio di San Francesco di Paola, è necessario per riprendere i valori della Calabria positiva; ciò significa anche combattere le negatività con la consapevolezza dei valori positivi di questa terra che sono l’accoglienza, il rispetto per gli altri, della dignità e delle persone. In questo senso san Francesco di Paola è un grande insegmanento. Questa giornata rappresenta un omaggio alla sua memoria e alla sua forza spirituale nella quale si ritrovano migliaia di calabresi in Calabria e sparsi nel mondo, ma anche per far esprimere da questo luogo, che è epicentro istituzionale di questa terra, sede della regione, un messaggio forte e di grande efficacia”.
Mons. Morosini: “La politica deve servire e non servirsi delle persone”
Un messaggio importante è stato lanciato da Mons. Giuseppe Fiorini Morosini arcivescovo di Reggio Calabria-Bova che ha sottolineato la necessità di “superare la consacrazione e la dedicazione di questa piazza ad un affetto puramente devozionale. Non è solo la devozione a San Francesco che si accompagna alla nostra fede di cristiani calabresi e che sta alla base di questa intitiolazioone, ma ciò che può rappresentare. Faccio riferimento alla regola che San Francesco ha lasciato a noi minimi. Qui c’è il centro direzionale della politica di tutta la regione e ciò significa che la politica deve mettersi al servizio dell’uomo, della persona”.
“Se invece la politica invece si serve delle persone per reggersi, ha smarrito il senso cristiano e umano. E San Francesco può dare un messaggio a chi opera in questo luogo: nessun superiore deve osare schiacciare l’altro, ma ricordandosi di essere minimo come gli altri frati, deve mettersi al servizio”.
Poi un messaggio rivolto al Governo regionale e al Presidente: “non schiacciate mai la persona perchè essa è costruita e creata a immagine di Dio e deve essere rispettata. E se San francesco ha avuto successo in ambito politico è perchè dinanzi al Re di Francia, al Re di Napoli, all’autorità, al potere, anche dinanzi al Papa, ha rivendicato il valore della dignità della persona, umana, aldilà di ogni provenienza e questo allarga il nostro cuore a quell’accoglienza che oggi è tanto discussa, in nome di una falsa identità cristiana. Noi non possiamo difendere l’identità chiudendo le frontiere. L’identità cristiana si costruisce nel seguire Cristo che ha posto al centro della sua predicazione l’uomo, la persona umana, così come ha fatto San Francesco. Mi auguro che questa piazza possa ricordare a tutti i calabresi, anche quelli che ci governano che non possono allontanarsi mai dal rispetto dell’uomo se vogliamo veramente costruire il progresso della nostra regione”.
