Il 64enne maestro di religione arrestato per violenza sessuale su minori, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari assistito dai suoi legali respingendo tutte le accuse
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LAMEZIA TERME (CZ) – L’insegnate 64enne di religione arrestato dalla polizia e finito in carcere su provvedimento della Procura della Repubblica ed emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme per molestie sessuali su bambini, si è presentato davanti al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme per l’interrogatorio di garanzia assistito dai due legali, Francesco Gambardella e Ramona Gualtieri. L’uomo ha risposto alle domande del Giudice ma negando ogni contestazione.
Secondo l’accusa il maestro faceva sedere sulle sue gambe o in braccio alcune bambine della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Sant’Eufemia, plesso di Gizzeria lido, toccando loro i glutei e le parti intime, con strofinamenti e gesti diretti a compiere atti sessuali con le minori. Era stata la madre di una bimba di 5 anni a denunciare, il 19 aprile scorso, gli atteggiamenti dell’insegnante nei confronti della figlia. Dichiarazioni che erano confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, avevano dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro frequentanti la stessa scuola. La Polizia di Stato, dopo le denunce, ha raccolto altri elementi anche tramite le immagini delle telecamere di videosorveglianza installata all’interno della scuola. Immagini che avrebbero permesso di accertare le responsabilità dell’insegnante, che sarebbe stato notato in più occasioni, mentre accarezzava le bambine, le prendeva in braccio, anche due contemporaneamente, accarezzandole morbosamente e dando loro baci sulla bocca e sul collo, nonché sfregamenti nelle parti intime. Episodi registrati il 3 maggio scorso, il 10 maggio e il 17 maggio nei confronti di sei bimbe.
