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Cosenza, scuola: annullamento trasferimento docenti

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Il Miur ha dimenticato di accantonare i posti per le immissioni in ruolo. La denuncia di Assalone Flc Cgil Cosenza e Sapia “Impegni Civili e Sociale”

 

COSENZA – «Annualmente uno dei momenti essenziali e salienti e di grande rilevanza per il Miur è quello che concerne i tasferimenti, i  passaggi di ruolo , passaggi di cattedra, le assegnazioni provvisorie  e le utilizzazione, in quanto permettono a migliaia di docenti e personale Ata di muoversi, sulla base di una domanda, nell’ambito regionale, provinciale e comunale e di conseguenza avvicinarsi sempre di più al proprio comune di residenza.
Quest’anno oltre a subire il taglio di 214 posti per la chiusura, inconcepile e mai verificatosi negli anni precedenti, dei corsi alle scuole serali, sedi carcerarie, assistiamo, in maniera ancora più grave alla revoca e quindi all’annullamento di 20 trasferimenti in provincia di Cosenza, perchè il Miur ha dimenticato di accantonare i posti per le immissioni in ruolo. Questo modo di procedere rende evidente una incapacità amministrativa e gestionale dei dati che rasenta l’illegittimità». E’ la denuncia di Michele SAPIA Associazione politico-culturale ” Impegni Civile e Sociale” e Pino    ASSALONE segretario prov.le Flc-Cgil Cosenza

«Infatti il budget dei posti previsti da Miur per la provincia di Cosenza viene decurtato ancora di ulteriore posti costituendo in questo modo un precedente decisamente negativo, con evidenti responsabilità di cui chiederemo a giorni una verifica attenta e minuziosa di tutti i dati.
E’ da verificare per esempio, se i posti lasciati liberi dai docenti andati in pensione con quota 100, non sono stati considerati e inseriti a sistema per utilizzarli per i trasferimenti, o accantonati per le immissioni in ruolo.

Siamo all’assurdo. Ancora una volta, quindi, sperimentiamo nella scuola italiana e nel mondo dell’educazione, l’ignoranza, il pressapochismo, la scarsa conoscenza dei vari territori con cui vengono programmati i lavori gestionali, che hanno ricadute significative sulle spalle dei docenti che vengono bistrattati, trattati alla stregua di palline da ping pong, creando illusioni attese magari da anni e 24 ore dopo disillusioni con provvedimenti di annullamento di un diritto maturato con con il trasferimento.
Ora il compito dell’ATP di Cosenza sarà quello di procedere ad urgenti rettifiche o rimpasti in tempi ristretti, mentre le reazioni dei docenti sono già notevoli e le denunce cominciano ad essere presentate, nella più assoluta assenza della politica sia nostrana che nazionale, che ancora una volta di fronte a tale scempio non interviene, vivacchia guardando con disincanto e distacco alla maniera epicurea le vicende di casa propria.

Riteniamo invece che la scuola sia un bene comune che va difeso a prescindere dalle posizioni ideologiche e che anche le fasi di procedure , apparentemente neutre rispetto al ruolo sociale che occupa la scuola, non possono essere vissute con distacco e disinteresse da chi ha il compito di difendere il bene degli studenti, delle loro famiglie e di tanti che lavorano con onestà intellettuale per promuovere una cittadinanza attiva e una formazione autentica dei nostri giovani».

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