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Cosenza, la mamma del bimbo di 3 anni preso a calci “voleva solo fare una carezza”

Via Macalle Cosenza 1 1

La madre del piccolo racconta quei terribili momenti “ero dal medico ed ho sentito le urla. Quell’uomo gli ha tirato un altro calcio, ma il fratello gli ha fatto da scudo. In tanti mi hanno telefonato mostrandomi vicinanza”

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COSENZA – Oltre ai testimoni e alle videocamere di sorveglianza, sono stati i 2 fratelli di 14 e 13 anni a riconoscere nei pressi della Questura di Cosenza il 22enne, fratello di un pentito di camorra che si trovava in un luogo protetto del cosentino, che nel tardo pomeriggio di martedì ha sferrato un calcio nello stomaco di un bambino di 3 anni di origini marocchine, la cui sola colpa sarebbe stata quella di avvicinarsi alla carrozzina della figlia neonata. Solo 22 anni lui, appena 24 lei. Marito e moglie giovanissimi, denunciati ora per lesioni personali aggravate e allontanati dalla Calabria per essere trasferiti in un’altra località protetta.

La mamma del piccolo, che vive con il marito e gli altri due figli a Mendicino, ha raccontato di essere intervenuta in prima persona “quando uno dei miei figli ha riconosciuto l’uomo gli sono andato incontro chiedendogli il perché di quell’aggressione. Lui ha fatto finto di nulla dicendomi di non sapere cosa volevo. Allora mentre ha fatto per andarsene sono corsa ad avvertire i poliziotti”. La donna ha raccontato all’Agi quei terribili momenti di martedì: “è successo il tardo pomeriggio. Ero dal medico con mia sorella e siccome ero l’ultima della fila, ho detto ai bambini di andare a giocare sotto lo studio per non farli annoiare. Sono passati 5 minuti – aggiunge la signora – quando ho sentito le grida e ho riconosciuto la voce di mio figlio. Mi sono affacciata dal balcone e ho visto tanta confusione”.

Mi sono precipitata giù e c’era tanta gente intorno a mio figlio piccolo che era a terra, pallido e non parlava. Mi hanno detto che gli era stato tirato un calcio da un signore che passava – dice ancora la donna – e che questo voleva tirargliene anche un altro, ma si è messo davanti un altro dei miei figli e il calcio ha preso lui alla mano e ad una gamba e dalla mano ha anche perso del sangue, mentre sulla gamba c’è un segno verde. Il mio bambino voleva solo fare una carezza al figlio di quel signore,  viviamo qui da 15 anni mai mi era capitata una cosa simile. Il bimbo piccolo adesso la notte non dorme, dice che ha paura ma per fortuna sta bene, gli hanno dato una pomata da mettere sulla pancia, che era tutta rossa. E’ venuto anche il sindaco a casa mia – dice la signora – e tanta gente mi ha telefonato”.

 

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