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Esercizio abusivo della professione. Dentista cosentino assolto dalla Corte D’Appello

Studio odontoiatrico dentista

Condannato in primo grado dal Tribunale di Cosenza, il dentista è stato assolto dalla Corte D’Appello che ha dichiarato estinto il reato. Era stato rinviato a giudizio per aver collaborato con un giovane odontoiatra laureato ma non iscritto all’albo

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CATANZARO – La Corte di appello di Catanzaro ha assolto un dentista cosentino, R.I., difeso dall’avvocato Gianluca Bilotta, che operava nella provincia di Cosenza in più studi odontoiatrici. Il dentista era stato condannato dal tribunale di Cosenza in primo grado perché ritenuto responsabile di esercizio abusivo della professione odontoiatria per aver ospitato nel suo studio, e averci collaborato professionalmente, un giovane odontoiatra laureato e non abilitato alla professione.

In particolare al dentista erano stati contestati due episodi: nel primo sarebbe stato sorpreso in un ambulatorio dalla Guardia di Finanza di Acri a febbraio 2013 mentre prestava cure mediche ad un paziente unitamente al dentista non abilitato. Le Fiamme Gialle avevano informato l’Autorità Giudiziaria, che aveva disposto il sequestro, con l’apposizione di sigilli, dello studio medico composto da 5 sale odontoiatriche completamente funzionanti ed arredate con relative poltrone ed utensileria, la sala OPT ortopanoramica e la sala sterilizzazione. Lo studio fu dissequestrato sub iudice. Nel secondo episodio gli è stato contestato di aver visitato, effettuato delle indagini diagnostiche e prescritto antibiotici ad una paziente di Acri. Per il primo episodio il giovane dentista fu assolto già in primo grado dal giudice monocratico di Cosenza e condannato invece a pena pecuniaria per il secondo episodio ai danni della paziente di Acri . In settimana la Corte D’appello di Catanzaro ha definitivamente assolto il dentista dichiarando estinto il reato contestato.

 

 

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