Si sono finalmente conclusi gli interventi di bonifica dell’ex stabilimento Russo Pavimenti in località Petraro del Comune di Rose, dove erano presenti 8.100 mq di coperture in amianto
ROSE – Un sito sottoposto a curatela fallimentare interposto tra l’argine del fiume Crati ed un’area ad alta densità abitativa bonificato. L’importante intervento fa seguito alla bonifica effettuata in località Triscioli di Santa Caterina Albanese, dove sono stati rimossi circa 15.000 mq dello stesso materiale. In entrambi i casi è intervenuta la Regione Calabria con un contributo (120.000,00 euro per Rose, 190.000,00 per Santa Caterina Albanese) a favore dei Comuni che agiscono in danno alla curatela fallimentare, per cui le somme erogate dovranno essere restituite dalla stessa curatela quando disporrà di liquidità derivante dalla vendita degli immobili.
A comunicarlo è l’ing. Giuseppe Infusini, Coordinatore Provinciale dell’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto, quale direttore e supervisore dei lavori appaltati dalla Calabra Maceri e Servizi S.p.A., attività resa in forma gratuita in virtù dell’adesione del Comune di Rose all’Associazione ONA Cosenza.
“Un’altra passo avanti nella lotta all’amianto in Calabria – afferma Infusini – in una Regione ove stentano a partire i censimenti e sono del tutto assenti contributi per le bonifiche a favore dei privati benché previsti dall’art. 17.1 del PRAC (incentivi economici – Piano Regionale Amianto Calabria). L’intervento della Regione è stato possibile grazie all’impegno dei sindaci dei due Comuni e dell’ONA Cosenza che per anni ha affiancato le amministrazioni sostenendo il coinvolgimento diretto della Regione in casi di conclamato rischio ambientale a cui i Comuni non possono far fronte”.
“Nel caso di Rose – continua Infusini – la passata amministrazione è riuscita ad ottenere il finanziamento ed avviare le procedure per la consegna dei lavori. Le attività di bonifica sono poi iniziate con la nuova giunta e si sono effettivamente concluse il 7 novembre scorso, con la rimozione dell’ultima pericolosa lastra d’amianto. Un’altra battaglia vinta, dunque, ma molto c’è ancora da fare sia sul fronte della sensibilizzazione che su quello del coinvolgimento attivo delle istituzioni”. Comprensibile la soddisfazione di Infusini che in queste battaglie è stato a lungo impegnato in prima persona, segno dell’azione sempre più incisiva e significativa che l’ONA Cosenza esercita sul territorio, coinvolgendo cittadini – attraverso le attività di informazione messe in campo nelle piazze, nelle scuole, con l’organizzazione di convegni scientifici – ed istituzioni: i Comuni, grazie agli Sportelli Amianto ONA che continuano ad istituirsi in diversi centri della provincia, e la Regione, grazie all’azione di stimolo a effettuare gli adempimenti connessi con l’attuazione del PRAC. Una rete in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte secondo i propri obblighi, in modo da poter ottenere risultati significativi per l’eliminazione graduale dell’amianto dal territorio calabrese”.
