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“Pay to live”: pestato e sequestrato per un debito, in manette due fratelli

Operazione Paytolive1

La vittima aveva un debito di 12 mila euro e per questo è stato sequestrato e picchiato selvaggiamente. La Guardia di Finanza ha eseguito oggi tre arresti

 

BERGAMO – Sono ritenuti legati alla ‘ndrangheta i due fratelli originari di Briatico nel vibonese, arrestati insieme ad un imprenditore dalla Guardia di Finanza di Bergamo che ha anche sottoposto a sequestro numerosi beni di valore come gioielli, auto di lusso (due Porsche) e denaro. Si tratta di tre soggetti pluripregiudicati, i fratelli Paolo e Francesco Romano, di 39 e 33 anni di Briatico, con diverse denunce e precedenti per associazione di tipo mafioso e di un imprenditore di Ponteranica (Bg), condannato per reati tributari. Gli arresti di oggi rappresentano l’epilogo dell’indagine denominata “Pay to live” condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, sui legami tra un 56enne bergamasco con interessi nella vendita e noleggio di autoveicoli e due soggetti vicini alla ‘ndrangheta ai quali l’imprenditore si sarebbe rivolto per recuperare dei crediti.

I fatti risalgono alla mattina di domenica 6 ottobre 2019, quando nel pieno centro di Bergamo i due fratelli calabresi hanno aggredito, picchiato, rapinato di un telefonino, minacciato e poi rapito, un pregiudicato bergamasco in affari con un sessantatreenne residente a Dalmine (BG), anch’egli gravato da diversi reati tributari e riciclaggio, che aveva contratto un debito nei confronti del mandante dei due aggressori. Sempre sotto la minaccia di un coltello e delle continue percosse, i malviventi si sono fatti accompagnare dalla vittima presso l’abitazione del debitore per incassare il credito, pari ad oltre 12 mila euro. L’uomo, nel tentativo di sfuggire ai suoi aggressori, li ha condotti con un espediente presso una sala scommesse nel quartiere Colognola a Bergamo, dove sapeva essere attivo un sistema di videoriprese. Il continuo pestaggio ha generato la reazione dei presenti all’interno del locale pubblico e solo la richiesta dell’intervento delle Forze dell’ordine da parte degli astanti ha indotto gli assalitori alla fuga. L’episodio, denunciato dall’aggredito presso il Comando della Guardia di Finanza di Bergamo, ha fatto immediatamente scattare le indagini da parte dei Finanzieri che già in passato avevano investigato nei confronti di alcuni soggetti coinvolti nella vicenda, nell’ambito di una precedente indagine (Crazy Water).

Grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, acquisizione di testimonianze i finanzieri hanno ricostruito la dinamica dei fatti, giungendo in breve tempo all’identificazione degli aggressori e del mandante dell’estorsione e del pestaggio. La violenza inaudita messa in atto dal gruppo criminale per convincere la vittima a sottostare alle pressanti richieste è stata documentata dai filmati acquisiti. I responsabili dovranno rispondere di estorsione, rapina, sequestro di persona, lesione e minacce. I due fratelli calabresi sono nipoti di un noto pluripregiudicato calabrese da tempo domiciliato in Romano di Lombardia (Bg) e attualmente in carcere per scontare una condanna per estorsione e rapina aggravata sono avvenuti a Briatico (Vv). L’imprenditore bergamasco, ritenuto il mandante dell’azione punitiva, è stato arrestato mentre era nella sua abitazione in Ponteranica (BG). Nel corso delle operazioni sono state sequestrate due Porsche Cayenne, quattro orologi di marca, gioielli, quadri, denaro contante e diversi titoli di credito.

 

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