Durante l’interrogatorio Marco Petrini, ha fornito la sua versione sulle contestazioni relativi alle sentenze ‘aggiustate’
CATANZARO – Ha rinunciato al ricorso al Tribunale del riesame e sta rispondendo alle domande dei magistrati della Procura della Repubblica di Salerno Marco Petrini, di 56 anni, presidente della seconda sezione della Corte d’Appello di Catanzaro e della Commissione tributaria provinciale, arrestato il 15 gennaio scorso con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
Petrini, difeso dall’avvocato Agostino De Caro, é stato interrogato dai pm ed ha fornito la sua versione sugli addebiti che gli vengono contestati riguardo presunti “aggiustamenti” in appello di sentenze di condanna emesse in primo grado. Ha rinunciato al ricorso al riesame anche l’avvocato Francesco Saraco, arrestato nell’ambito della stessa inchiesta. Saraco, secondo l’accusa, avrebbe tentato di interferire, tramite il giudice Petrini, nella sentenza d’appello del processo “Itaca Free Boat” sui lavori del porto di Badolato in cui é implicato il padre Antonio, accusato di estorsione e condannato in primo grado a 10 anni di reclusione.
Pino Tursi Prato, lascia il carcere e finisce ai domiciliari
Giuseppe Tursi Prato, l’ex consigliere regionale, è indagato in concorso con il magistrato Marco Petrini per aver tentato di riottenere il vitalizio dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa ha lasciato il carcere di Salerno ed è stato assegnato ai domiciliari.
