Ha convocato per il pomeriggio alle 18 una conferenza stampa Michele Ambrogio dopo che lo scorso 13 febbraio hanno lasciato il consiglio comunale sei consiglieri, quattro di maggioranza e due di minoranza. Le precisazioni dell’architetto Mazza che chiarisce la sua posizione
PIANE CRATI (CS) – Si guarda alle elezioni nel piccolo comune del cosentino dopo lo strappo dei quattro consiglieri comunali di maggioranza di Piane Crati che si sono dimessi il 13 febbraio. A rassegnare le dimissioni sono stati il vice sindaco Angelo Fuoco, Pasquale Pignataro, Gianluca Carnevale e Genoveffa Petrone. Tra le fila dell’opposizione invece ci sono due consiglieri di minoranza. Michele Ambrogio, eletto nel 2018, ha deciso di organizzare una conferenza stampa per il pomeriggio di oggi, alle 18, presso la sala ricevimenti “Orchidea Blu” di Piane Crati nel corso della quale intende spiegare le sue ragioni. Dopo le dimissioni di conseguenza, nel piccolo centro che conta circa 1500 abitanti si va verso le elezioni.
Tra i dimissionari del gruppo di minoranza, precisiamo, non figura, come erroneamente riportato il nominativo del terzo consigliere e capogruppo di minoranza, l’architetto Marcello Mazza che, al fine di impedire strumentalizzazioni e mistificazioni varie, ha tenuto a chiarire direttamente la sua posizione.
La precisazione del capogruppo d’opposizione
“In relazione a quanto avvenuto nella giornata del 13 febbraio in cui sei consiglieri comunali, quattro di maggioranza e due di opposizione, protocollando le proprie dimissioni hanno provocato la decadenza automatica del sindaco Ambrogio, al fine di impedire qualsiasi mistificazione della verità dei fatti e la strumentalizzazione di posizioni assunte in assoluta buona fede, il capogruppo di minoranza architetto Marcello Mazza intende fare chiarezza su quanto accaduto e, ribadisce, con quell’onestà intellettuale che caratterizza da sempre la sua persona, di essere stato tenuto completamente allo oscuro dell’iniziativa dei due consiglieri di minoranza Nigro e Fuorivia e di aver appreso della loro volontà di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale solo quando questo era già avvenuto. L’architetto è stato infatti informato solo nella mattinata di giovedì 13 febbraio, mentre le dimissioni erano già state apposte su apposito documento al cospetto del notaio nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 e protocollate all’incirca nello stesso momento in cui il capogruppo prendeva atto di quanto avvenuto. L’operato e la azione politica dell’ architetto Mazza, si sono da sempre contraddistinti per il rispetto del principio di democrazia all’interno del gruppo, per la promozione del dialogo e del confronto, guidando il gruppo Cambiamenti senza mai arroganza e presunzione ma favorendo la partecipazione collegiale alle scelte politiche. E anche in questa particolare situazione aveva espresso la sua volontà di riportare la discussione all’interno del gruppo e di riferire ovviamente su quanto si stava delineando, ma era troppo tardi, tutto era già avvenuto, come dimostra la tempistica di quanto accaduto, verificabile dagli atti. E allora sarebbe opportuno conoscere la verità dei fatti, il valore delle persone, prima di fare illazioni false anche a mezzo stampa, attribuendo, a chi è persona forse troppo perbene responsabilità che non gli appartengono come l’aver spaccato in due il gruppo consiliare”.
Architetto Marcello Mazza
