“Dispiace constatare che da una personalità positiva e da sempre vicina al Cosenza come Padre Fedele, proprio in questa fase, venga un invito del genere”
COSENZA – Non si fa attendere la risposta del presidente del Cosenza calcio Eugenio Guarascio, alla lettera di Padre Fedele Bisceglia, rimarcando le problematiche riscontrate in questi otto anni dalla squadra ma sottolineando l’obiettivo sportivo: “quello di aiutare il Cosenza a rialzarsi e a superare le difficoltà in cui si trova“.
“Padre Fedele Bisceglia – scrive Guarascio – crede, come altri, di aver trovato la soluzione alla crisi di risultati del Cosenza Calcio e chiede che io passi la mano. In questi otto anni abbiamo attraversato diversi momenti di difficoltà e li abbiamo superati sempre allo stesso modo, con il lavoro, la lucidità e l’unione. Dispiace constatare che da una personalità positiva e da sempre vicina al Cosenza come Padre Fedele, proprio in questa fase, venga un invito del genere. Padre Fedele conosce la storia del Cosenza, ne è stato anche Presidente all’epoca dell’esistenza delle due squadre in città, quello sì un periodo buio per le sorti dello sport cittadino. Oggi da lui ci aspetteremmo un atteggiamento più propositivo, finalizzato a supportare il Cosenza e non a cavalcare l’onda della critica distruttiva. Padre Fedele, con il quale mi sono confrontato più volte, cade anch’egli nel pregiudizio che addita la gestione di questa società come “parsimoniosa” e non passionale.
Sono costretto a ribadire che gli investimenti, nelle strutture e per la composizione dell’organico non sono mai mancati, anzi sono stati sempre importanti e sono aumentati di anno in anno assicurando in ogni stagione una crescita sul piano dei risultati e dell’organizzazione. Passare il testimone – come suggerisce Padre Fedele – a chi? Dov’era nel 2011 e dov’è ora questo Presidente “passionale che spalanca il cuore”? Oggi – continua Guarascio – non è il tempo di abbandonare il Cosenza, è il momento per noi tutti di mettere da parte gli individualismi, evitare la polemica sterile, abbassare i toni della contestazione e alzare quelli del tifo, sostenendo ogni nostro giocatore anche nei momenti di grande difficoltà. Viviamo un momento delicato sul piano della salute pubblica, non possiamo prevedere l’evoluzione della situazione, ma già sappiamo che in qualche modo sta condizionando e condizionerà lo svolgimento del campionato. Oggi – conclude il presidente del Cosenza – serve che noi tutti, compreso Padre Fedele, ci si concentri sul primo obiettivo sportivo che è quello di aiutare il Cosenza a rialzarsi e a superare le difficoltà in cui si trova”.