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Calcio: Gagliardi modella il suo Cosenza

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COSENZA – Lavoro, silenzio e rabbia. Sono stati questi i tre leit motiv che hanno fatto da cornice, oggi pomeriggio, al Sanvitino. I giocatori del Cosenza, alla ripresa degli allenamenti, hanno avuto poca voglia di parlare e tanta, tanta concentrazione da mettere in campo, quasi a voler “scalciare” la rabbia

che portano dentro, per via di quel provvedimento Daspo “rifilato” dal questore di Catanzaro ad Arcidiacono. I tifosi presenti alla ripresa degli allenazmenti, come consuedutine, erano tanti. Anche loro non sanno darsi pace e dopo aver postato sui social network la solidarietà al loro beniamino, hanno esposto uno striscione: Biccio diffidato, per quale reato? L’unico a parlare è stato mister Gianluca Gagliardi. Il trainer rossoblù, difende “Biccio”, presente a bordo campo in abiti civili. «Ho la fortuna ed il piacere di poter allenare non solo un grande calciatore, ma soprattutto di potermi confrontare con un vero uomo. Un ragazzo sincero, leale, che non ha fatto altro che esternare i suoi sentimenti nei confronti di una famiglia e di un amico a cui è legato. Credo che si sia fatto un gran parlare di questa vicenda, dimenticandosi di capire che Arcidiacono non ha fatto questo gesto per cattiveria o in mala fede». Passa e chiude, il perfezionista della pedata rossoblù. A lui il calcio, piace giocato, quello dell’adrenalina, quello del lavoro settimanale, quello che per tutta la settimana vede esprimere dai suoi ragazzi. «Doabbiamo archiviare in fretta quesa vicenda, concentrandoci sulla Pro Cavese. Domenica non sarà una passeggiata e dobbiamo mettere in campo molta più grinta e tanta più attenzione di quella che abbiamo espresso a Lamezia». Già Lamezia, impossibile non ritornare sull’analisi della partita contro il Sambiase. Quel 3-4 brucia, soprattutto, er quei tre gol presi che hanno fatto temere il peggio. Delle tre marcature incassate, Gagliardi “assolve” il suo undici solo per la rete di Curcio. Non gli sono, invece, andate giù quelle due leggerezze difensice che hanno permesso a Porpora di andare in rete. «In settimana continuerò ad insistere sulla concentrazione sui calci piazzati. Non voglio più vedere queste amnesie. Non è possibile che ad ogni sortita in avanti, i nostri avversari trovano il modo di segnare. Purtroppo questo dato si sta registrando troppk spesso e non per eccellente bravura di chi ci sfida, ma per nostri regali». Domenica contro i campani, il tecnico silano deve fare i conti con l’emergenza. All’elenco degli indisponibili si sono aggiunti Pesce e lo stesso Arcidiacono. Ma Gagliardi, combattente nato, capace sin dal suo esordio sulla panchina silana, a plasmare e modellare la squadra a sua immagine e somoglianza, non è tipo da abbattersi. Da oggi fino alla rifinitura di sabato, proverà uomini e schemi per “bloccare” gli avversari. Cosenza, dopo la vittoia contro il Sambiase, ha respirato seppur per un solo giorno, aria di alta classifica. Ora è terzo dietro Gelbison e Messina. Ma la corsa al primo posto è aperta e se poi a dicembre arrivassero quei tanti attesi innesti: Saraniti, Tiscione, Ciano, Filodoro e qualche altro tassello capace di far elevare il tasso tecnico-tattico e qualitativo della squadra per puntare diritti alla seconda divisione, evitando di passare per la lotteria dei play off.

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