Site icon quicosenza

Coronavirus, salgono a 114 i positivi in Calabria (+25 rispetto a ieri). A Cosenza 20 in ospedale

Coronavirus medici e infermieri

Il bollettino della regione: sale il numero dei contagiati in tutte le province. In due giorni 46 nuovi positivi che portano il totale dei contagiati a 114. A Cosenza 20 persone ricoverate all’Annunizata, 4 in rianimazione. Salgono ad oltre 8mila le persone arrivate dal nord che si sono registrate

 

COSENZA – Il trend è più o meno simile a quello di ieri (i contagiati erano stati 21) con 25 nuovi positivi al coronavirus che portano i contagi totali in Calabria a 114 persone. Questo quanto emerge dal bollettino ufficiale diramato dalla Regione Calabria. Sono stati effettuati 1165 tamponi, quelli negativi sono 1051. Del totale delle persone positive 57 si trovano ricoverate negli ospedali, 10 di loro sono in terapia intensiva in condizioni gravi (4 sono all’Annunziata di Cosenza). Il resto dei positivi si trova in isolamento domiciliare. I soggetti in quarantena volontaria sono 4666, così distribuiti: 1250 a Cosenza, 367 a Crotone, 425 a Catanzaro, 489 a Vibo Valentia e 2.135 a Reggio Calabria. Cresce anche il numero di persone giunte in Calabria dal nord negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria. Il dato ufficiale è di 8419.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro: 9 in reparto – 3 in rianimazione – 8 in isolamento domiciliare
Cosenza: 16 in reparto – 4 in rianimazione – 7 in isolamento domiciliare
Reggio Calabria – 16 in reparto – 3 in rianimazione – 25 in isolamento domiciliare – 1 guarito – 1 deceduto
Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare
Crotone: 4 in reparto – 13 in isolamento domiciliare

 

San Lucido, Novello “controlli per troppa gente in giro”. Poi l’ordinanza della regione alle 19 che chiude il Comune

Nel primo pomeriggio alcuni residenti di San Lucido hanno contattato la nostra redazione chiedendo informazioni in merito ad una voce fatta circolare sui social relativa alla chiusura del centro tirrenico del cosentino che sarebbe stato “blindato”  o messo in quarantena dalle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri, invece, hanno riferito che la presenza delle pattuglie è da attribuire ai normali controlli che in questi giorni vengono effettuati, come in tutti i comuni del cosentino, per il rispetto del decreto sul coronavirus emanato dal governo.

A dare ulteriore conferma il capogruppo di maggioranza Luigi Novello con un post su Facebook “l’attenzione e la preoccupazione sono massime, ma creare panico ed allarmismo non aiuta, così come è ingiusto, che si tenti di buttare fango su una comunità intera, che, come tutte, sta attraversando momenti di apprensione e di paura. Non è umanamente giusto e né solidale ciò a cui stiamo assistendo. In più, ritengo doveroso, dopo essermi confrontato con gli organi competenti, offrire alcune precisazioni: i maggiori controlli, da parte delle Forze dell’Ordine, che stiamo tutti vedendo, sono stati richiesti dal Comune, in quanto si sarebbero ricevute segnalazioni di troppa gente ancora in giro, senza averne giustificazione. Non c’è nessun blocco del paese. Non c’è nessuna quarantena. Neanche l’Italia è in quarantena (c’è una differenza abissale tra la parola quarantena e l’area protetta, conclamata dall’ultimo decreto del Governo). Non facciamoci prendere dalla paura e del panico, dunque. Ma dobbiamo essere più responsabili e non uscire di casa. Questa sarà una settimana cruciale e possiamo frenare il contagio da coronavirus soltanto se applichiamo, alla lettera, le restrizioni di Governo e Regione. Dobbiamo fare il sacrificio oggi, per riabbracciarci, tutti, domani! FORZA!”.

La situazione è però cambiata intorno alle 19 quando nonostante le fonti ufficiali avessero confermato che si trattava di normali controlli, la governatrice della regione ha deciso di emanare l’ordinanza e mettere in quarantena il comune tirrenico.

 

Positivo un militare a Cosenza

Anche un militare del 1° Reggimento bersaglieri di Cosenza ha contratto l’infezione da coronavirus. Si tratta di un 25enne consigliere Comunale di Santo Stefano di Rogliano, nel cosentino, al quale ieri è stato comunicato l’esito del tampone. Il giovane – riporta l’agenzia Adnkronos – è  ricoverato insieme al padre e sottoposto alle terapie somministrate dai sanitari del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Cosenza era assente dal servizio dallo scorso 6 marzo perché accusava sintomi influenzali con febbre ed era stato posto in riposo medico domiciliare. Per quanto riguarda il coinvolgimento del contingente dell’Esercito Italiano presente a Cosenza nel supporto alle forze di polizia, attualmente il 1° Reggimento bersaglieri non è stato precettato per fronteggiare l’emergenza coronavirus e non è pervenuta ad oggi dal prefetto Cinzia Guercio alla caserma dei militari di via Panebianco nessuna richiesta specifica di intervento.

 

 

Di Caloveto un positivo ricoverato a Castrovillari, familiari in quarantena

È originario di Caloveto e residente a Corigliano – Rossano il cittadino risultato positivo al test del Covid-19 (Coronavirus), ricoverato dallo scorso venerdì 13 marzo all’ospedale civile Ferrari di Castrovillari. È quanto fa sapere il sindaco Umberto Mazza cogliendo l’occasione per augurare allo stesso una pronta guarigione da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità locale. Il Primo Cittadino fa inoltre sapere che alcuni familiari del concittadino risultato positivo, residenti a Caloveto, risultano sottoposti al regime di quarantena. Nel ricordare che vanno rispettate scrupolosamente tutte le prescrizioni e le restrizioni imposte dal Governo, dalla Regione e dal Comune, l’Amministrazione Comunale terrà costantemente aggiornata la popolazione sulle prossime evoluzioni.

 

 

 

Crosia, chiusa l’intera area del lungomare ed il parco di Centofontane

Nuove misure di ordine pubblico per limitare le possibilità di contagio. Chiusi fino a cessata esigenze l’intera area del lungomare ed il parco di Centofontane. Stop a traffico veicolare e pedonale. Inoltre, l’Asp di Cosenza a seguito delle segnalazioni pervenute dal Comune ha emesso 8 ordinanze di isolamento obbligatorio per altrettante persone provenienti dalle ex zone rosse del Nord Italia. Intanto proseguono i controlli serrati sul territorio. È quanto fa sapere il sindaco Antonio Russo che proprio stamani ha firmato le nuove ordinanze consequenziali all’applicazione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e 9 marzo scorsi. «Si tratta di misure contenitive – dice il sindaco – necessarie per evitare il formarsi di assembramenti di persone che in questo momento sarebbero deleteri per la salute pubblica. Abbiamo chiuso fino a cessata esigenza tutta l’area del lungomare dove proprio ieri abbiamo fermato e denunciato dei cittadini che erano seduti sulle panchine incuranti delle prescrizioni previste dal decreto “Io resto a casa”. Non ci fermiamo e rimaniamo vigili affinché la gente capisca davvero l’importanza di rimanere a casa in questo momento. Se sarà necessario nelle prossime ore incrementeremo le misure restrittive. Nel frattempo con il supporto dei carabinieri, gli agenti di Polizia locale continuano a pattugliare e monitorare il territorio, fermo restando che su scala generale la stragrande maggioranza dei cittadini di Crosia Mirto – conclude il Primo cittadino – è rispettosa delle regole di isolamento».

 

Exit mobile version