Aveva postato un video in rete sui controlli della polizia scatenando la rabbia di due persone che dopo avere provato ad estorcere 2.000 euro, hanno sparato ad un 45enne di Scilla rimasto ferito. Individuati e arrestati per tentato omicidio ed estorsione
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SCILLA (RC) – Un breve filmato, apparentemente uguale ai tanti che circolano sul Web in questi giorni di chiusura forzata nelle nostre case ai tempi del coronavirus e che riprende i numerosi controlli delle forze dell’ordine, finalizzate a verificare il rispetto delle normative in materia di contenimento epidemiologico. L’ignaro uomo, un impiegato del centro della costa viola reggina, aveva però immortalato un congiunto, un impiegato pubblico, in questo momento in astensione lavorativa per malattia, mentre veniva sottoposto a controllo di polizia. Sarà stata la paura di ripercussioni per la possibile violazione del riposo domiciliare, l’insofferenza per quel video o, sullo sfondo, il mancato rispetto per un cognome parecchio noto, fatto sta che l’uomo (Domenico Nasone già noto alle forze dell’ordine) ha deciso istintivamente di dar luogo ad una vera e propria spedizione punitiva. Originario di Scilla ma residente a Reggio Calabria, accompagnato da Augusto Lippi – 43enne anch’egli noto alle forze dell’ordine – Nasone si è presentato alla porta dell’autore della pubblicazione del video che, ignaro, ha aperto. I due, a quel punto, hanno prima tentato di estorcere 2.000 euro quale “risarcimento” del torto subito ma, ottenuto un rifiuto, Nasone ha impugnato la pistola ed ha esploso 4 colpi di pistola, attingendo la vittima con 1 colpo alle gambe, mentre il complice ostacolava il tentativo del malcapitato di ripararsi dietro il portoncino di ingresso.
Al termine dell’azione ritorsiva entrambi si sono dileguati a piedi, tornando alla propria autovettura, parcheggiata nelle vicinanze. Scattate le indagini dei carabinieri, fatte di rilievi sul posto, raccolta delle testimonianze e di dati informativi, una volta individuate le identità dei probabili autori, hanno dato il via ad una serrata ricerca condotta sia sul capoluogo che nel comune ingresso settentrionale dello Stretto. Una caccia guidata dai militari della stazione di Scilla, perfetti conoscitori della rete relazionale della propria popolazione, supportati dalle unità del comando provinciale di Reggio Calabria specializzate nelle investigazioni scientifiche e negli interventi risolutivi in situazioni critiche. Le ricerche incessanti e perquisizioni a tappeto nel cuore della notte in tutto il comprensorio reggino, hanno portato alla svolta nel pomeriggio di ieri: uno dei due si è presentato alla stazione dei carabinieri di Scilla, mentre l’altro è stato rintracciato a Scilla, da dover era mancato per tutto il tempo trascorso. I due, tratti in arresto, dovranno rispondere di tentato omicidio ed estorsione, nonché di porto abusivo di arma da fuoco. Le indagini sono ancora incorso per delineare completamente il quadro probatorio di un’azione tanto fulminea: gli accertamenti condotti hanno evidenziato che in meno di mezz’ora i due indagati (ora ristretti presso il penitenziario di Arghillà) hanno sparato all’uomo e sono ritornati a Reggio Calabria. Sarà approfondita anche la posizione del congiunto, la cui passeggiata fuori casa durante la malattia è divenuta un vero e proprio casus belli, risolto in maniera rusticana. Il ferito, fortunatamente in buona salute, ricevute le cure del caso presso l’ospedale di Reggio Calabria, ha potuto far rientro al proprio domicilio.
