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Coronavirus: avviata una petizione per il “diritto di tornare a casa”

giovani rientro nord sud

La raccolte di firme è stata avviata per chiedere il rientro di studenti e lavoratori rimasti fuori regione

 

CATANZARO – Una raccolta di firme indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, lanciata da Antonio Iaconianni, dirigente del Liceo classico Telesio di Cosenza e genitore di ragazzi fuori sede.

“Sono ancora tanti i giovani meridionali rimasti bloccati al centro nord – riporta il testo inserito nella petizione – a causa dei lockdown che si sono susseguiti per l’emergenza sanitaria tesa al contenimento del contagio del Covid-19. Con la presente petizione chiediamo che vengano disposte misure urgenti ed indifferibili per consentire il rientro immediato a casa di tutti gli studenti e di tutti i lavoratori, gli uni rimasti con le Università chiuse e gli altri rimasti senza lavoro, realizzando dei corridoi di sicurezza, con tutte le misure che le attuali norme prevedono, a salvaguardia della tutela di tutti”.

“La richiesta – è detto nel testo – ha carattere di urgenza ed indifferibilità in quanto la tenuta psicologia di questi ragazzi inizia a dare segnali di preoccupazione anche a causa di vere emergenze economiche”. Allo stato sono quasi duemila le firme già raccolte ma l’obiettivo è quello di metterne assieme almeno 2.500. Tante le storie che emergono dalle testimonianze dei firmatari, genitori di ragazzi costretti, a causa dell’emergenza coronavirus, a rimanere lontani dalle loro famiglie.

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