La Regione precisa che in Calabria è stato effettuato un tampone ogni 55 abitanti, in totale 36 mila. Sul caso interviene anche il ministro Boccia, ma la Regione replica
CATANZARO – I tamponi effettuati in Calabria sono circa 36 mila ovvero uno ogni 55 abitanti. La puntualizzazione è dell’ufficio stampa della Giunta regionale in riferimento alle polemiche di queste ore relative al fatto che i dati sui contagi registrati nella regione sarebbero dovuti al ridotto numero di tamponi effettuati in rapporto a quello di altre regioni. Nel bollettino di ieri, in particolare, non era segnalato alcun nuovo caso di positività.
Sul numero di tamponi effettuati in Calabria, è intervenuto anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “Dalla Santelli – ha detto Boccia – mi sarei aspettato un impegno forte e radicale, come quello messo nell’ordinanza, anche sui tamponi. Ne abbiamo spediti 84mila ma ne hanno fatti solo 37mila per 2 milioni di abitanti“. Il ministro, intervenuto a margine della presentazione dei nuovi operatori socio-sanitari che saranno impiegati nelle carceri italiane, riferendosi alla situazione dei contagi in Calabria, ha poi aggiunto: “Se ci sono zero contagi e pochi tamponi, la cosa è sospetta”, ha aggiunto il ministro.
Nella nota diffusa dalla Regione Calabria si precisa che “il numero dei casi testati in Calabria è pari a 35.975 che, in rapporto alla popolazione, evidenzia una media di un test ogni 55 abitanti. Tale risultato – si fa rilevare – è tra i più alti tra le regioni del centro sud che registrano una media di 1 test ogni 60 abitanti. Tutto ciò – si sottolinea – nonostante le difficoltà non dovute alla disponibilità dei tamponi ma al reperimento di reagenti e soprattutto delle attrezzature per l’effettuazione dei test nei 5 laboratori regionali. Il dato dei contagiati e la relativa percentuale in rapporto alla popolazione che risulta la più bassa tra tutte le regioni italiane, non è pertanto – si legge infine – direttamente influenzato dal numero dei casi testati”.