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Coronavirus, Marino (Asp Cosenza) fa chiarezza su test sierologici e tamponi

dottor Mario Marino Asp Cosenza task force covid

Il risultato positivo ottenuto da kit auto diagnostici o test sierologici deve comunque essere confermato dal tampone naso faringeo, unico esame diagnostico certo

 

COSENZA- L’ansia sviluppatasi con l’emergenza sanitaria in atto ha spinto tanti cittadini a sottoporsi ai test sierologici che vengono effettuati in alcuni laboratori privati. Il problema, però, è che si rischia di non avere in mano un dato certo. A tal proposito è bene fare chiarezza. I test sierologici individuano la presenza di anticorpi nel sangue. Quando, cioè, il sistema immunitario entra in contatto con un patogeno, durante la fase acuta dell’infezione vengono prodotte le immuno-globuline M (IgM), anticorpi rilevabili durante la fase iniziale dell’infezione, ma che hanno una durata limitata. In seguito vengono prodotte le IgG che sono invece più stabili e possono perdurare nel sangue anche per tutta la vita, a seconda del patogeno.

Nel caso di Sars-Cov2 non è ancora chiaro per quanto tempo le IgG neutralizzanti persistano e proteggano l’organismo e i risultati non sono affidabili al 100%. Inoltre, qualora si fosse positivi, il laboratorio deve comunicare il risultato alle autorità competenti e scatta immediatamente l’obbligo di stare in isolamento in attesa del tampone, l’unico esame in grado di stabilire con certezza se si è ancora infetti oppure no. Il tampone naso-faringeo dunque, è l’unico metodo definitivamente diagnostico.

La Regione Calabria non ha disposto l’utilizzo di questi test sierologici – ha spiegato il dott. Mario Marino direttore del Dipartimento prevenzione U.o.c. igiene e sanità pubblica dell’Asp di Cosenza – perché il tampone rimane l’unico metodo diagnostico certo, dunque ritengo che sia inutile questa corsa ai test sierologici o di autodiagnosi”. Il ministero della Salute, insieme alla Croce Rossa, in collaborazione con le Regioni, ha iniziato la propria indagine sierologica per capire quante persone abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Nonostante le persone positive debbano comunque sottoporsi al tampone, questa indagine consente una mappatura della la diffusione del virus e può essere sfruttata per studi epidemiologici.

Distanziamento sociale – ha poi aggiunto Marino – utilizzo della mascherina e un’attenta igienizzazione delle mani restano le uniche armi a disposizione dei cittadini per prevenire la diffusione del virus. Quindi, il consiglio è di adottare le misure di sicurezza e consultare il proprio medico, qualora emergano sintomi riconducibili al Covid 19”.  Considerata la difformità tra le Regioni nell’utilizzo dei test seriologici, sarebbe opportuno che il Governo indicasse una linea d’azione unica.

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