Nove organizzazioni sindacali dell’Asp di Cosenza criticano la nomina fatta dal commissario Cotticelli che ha scelto come direttore Generale facente funzioni il direttore amministrativo della stessa Asp come accaduto un anno fa in quella di Catanzaro “scelta che disegna la distruzione definitiva della sanità cosentina. C’è un Albo Nazionale degli Idonei alle funzioni di Direttore Generale delle Aziende Sanitarie, se ne faccia con trasparenza uso“
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COSENZA – Le organizzazioni sindacali dell’ASP di Cosenza sono sul piede di guerra. Non bastasse la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti sui conti in rosso della più grande aziende sanitaria della Calabria, arriva una nuova grana relativa alla nomina del Direttore generale Facente funzioni. Come accaduto un anno fa anche per l’Asp di Catanzaro il commissario Cotticelli ha dato l’incarico di direttore generale facente funzioni al direttore amministrativo della stessa Asp. Questo perché fino alla nomina del Commissario Straordinario (Zuccattelli si è dimesso 4 giorni fa) si applica un automatismo dalla legge 60/2019 affinché gli enti non possono e non devono avere alcuna vacatio gestionale ed amministrativa. Legge a parte, i sindacati con una dura nota “stigmatizzano la decisione del commissario ad acta gen. Cotticelli di nominare “Direttore Generale ff” della nostra Asp l’individuato direttore amministrativo della stessa, nominato «sulla spada» dall’odierno dimissionario Commissario Straordinario ad interim. Una situazione, questa, che sfiora il grottesco. Che appare una strategia artata, funzionale all’occupazione stabile della più grande azienda sanitaria della Calabria, attraverso l’adozione di atti che appaiono gli strumenti di un unico puzzle, che disegna la distruzione definitiva della sanità cosentina . Dal gennaio 2019, tutte le determinazioni assunte, con originale estemporaneità, dalla struttura commissariale hanno, infatti, paralizzato la gestione dell’ASP di Cosenza, inficiando ogni programmazione delle sue attività. Un andirivieni di nomi e nomine, ad iniziare da quello (oggi agli arresti domiciliari), proposte dall’ ex ministra Grillo, senza la chiara individuazione delle competenze necessarie e delle ineludibili conoscenze della Calabria e dei calabresi, costretti da anni a inenarrabili sofferenze da una politica incapace a risolverle.
“Il seguito non è stato, comunque, dei migliori! Alla nomina di una commercialista romana con figlia a carico da sistemare e consulenti al seguito, ritiratasi in buon ordine, è seguito il dimissionario Commissario ad Interim. A quest’ultimo sono stati programmati solo cento giorni di reggenza, appena sufficienti per nominare due omologhi Agenas, tra i quali il suo “successore”di oggi, bypassando gli obblighi di legge, e gestire – prevalentemente dall’Emilia – l’emergenza da Covid-19, che ha graziato fortunatamente la Calabria. Un susseguirsi di accaduti che sta facendo pagare ai cittadini della nostra provincia il massimo del disservizio in tema di tutela della salute, così come sono abbandonati a se stessi ad affrontare anche i rischi del momento. Da parte nostra, non tolleriamo più che gli operatori sanitari dell’ASP di Cosenza diventino il terminale e le vittime di un malessere determinato dalla prolungata situazione di precarietà istituzionale”.
“Ci appelliamo al buonsenso del Presidente della Regione al quale, ad oltre un anno dalla promulgazione dello scellerato “ Decreto Calabria ” (oggi onestamente criticato anche da chi lo sostenne), spetta l’onere e l’obbligo di nominare i vertici aziendali delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale. Auspichiamo che l’ampio consenso tributatole dalle urne dai Calabresi, la indirizzino orgogliosamente verso scelte di professionalità e competenze locali (tra l’altro ampiamente in possesso dei requisiti previsti dalla norma e che non ci pare siano in possesso dei soggetti inviati nelle pregresse esperienze nel capoluogo Bruzio!) Esiste un Albo Nazionale degli Idonei alle funzioni di Direttore Generale delle Aziende Sanitarie, se ne faccia con trasparenza uso! Se altri sono a “zero titoli ” assumendo dinamiche atte ad impaludare ancora la sanità calabrese nelle secche del commissariamento, che cambino rotta e sbarchino verso altri lidi: i calabresi hanno già dato! Confidando anche nella comprensione del Commissario ad Acta il cui ruolo primario resta quello di traghettare la sanità calabrese verso una normalità ormai dimenticata. Non si continui a mortificare il territorio e non si sia complici inerti di situazioni che a ricaduta comportano estremo disagio in primis per la popolazione assistita e poi per gli operatori sanitari. Invitiamo il Presidente Santelli a provvedere tempestivamente a rendere stabili i precari equilibri assistenziali della nostra Azienda Sanitaria Provinciale. Il tempo è scaduto Governatore, ne prenda atto e compia le dovute scelte urgenti!”
ANAAO ASSOMED – CIMO – FASSID – AAROI EMAC – FVM – FESMED – FEDERAZIONE CISL MEDICI -SUMAI – UIL FPL
