La maestra lo scorso anno era stata accusata di maltrattamenti su un minore che accudiva nella struttura dove lavorava
COSENZA – È stato archiviato perché “i fatti di reato non sussistono neppur astrattamente” il procedimento che vedeva coinvolta un’educatrice trentenne di Cosenza, che lo scorso anno era stata accusata di maltrattamenti su un minore che accudiva nella struttura dove lavorava. A darne notizia è l’avvocato Mariafrancesca Ciardullo del Foro di Cosenza, legale della maestra. L’educatrice, secondo quanto poi denunciato dalla stessa, era stata aggredita dai genitori e dalla zia di un bambino di 22 mesi per sospetti maltrattamenti sul minore. La maestra, vittima dell’aggressione, da subito si è dichiarata innocente, e a seguito delle lesioni subite, diagnosticate dai medici dell’Annunziata guaribili in venti giorni, ha sporto denuncia per lesioni e minacce nei confronti dei genitori e della zia del bambino. A dicembre ci sarà la prima udienza del procedimento penale a carico dei genitori e della zia del minore.
“Ho vinto la mia battaglia giudiziaria – ha dichiarato l’educatrice – perchè ritengo di essere stata semplicemente vittima di una condotta riprovevole posta in essere dai genitori del piccolo, che senza alcuna prova e alcun valido motivo mi hanno aggredita. Oggi sono pienamente soddisfatta del risultato processuale, perchè rispondente alla realtà. Non nascondo di aver vissuto il periodo più buio della mia vita, perché ingiustamente accusata di un gesto che mai e poi mai farei, perché amo il mio lavoro e i bambini”.
