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Ordinanza della Santelli, tornano i tamponi per chi arriva in Calabria. Dal 19 ok a discoteche e fiere

Jole Snatelli governatrice Calabria3

L’ordinanza numero 51 contiene disposizioni riguardanti la riapertura nel territorio regionale delle attività economiche, produttive e ricreative e disposizioni riguardanti l’attività di screening per SARS-CoV-2. Riaprono in anticipo le discoteche mentre sarà nuovamente proposto il tampone a tutti quelli che arriveranno in Calabria tramite aerei o treni.

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COSENZA – Dal 19 giugno sarà consentito lo svolgimento delle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, lo svolgimento di fiere e congressi e le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e sale slot”. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. Nell’ordinanza numero 51 firmata dalla governatrice si prevede, inoltre, che “a decorrere dal 15 giugno 2020 sono consentite le attività economiche, produttive e ricreative, della ristorazione, attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge), attività ricettive, servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori), commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti), uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche, attività fisica all’aperto, noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale, cinema e spettacoli dal vivo, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere locali, strutture termali e centri benessere. Sempre a decorrere dal 15 giugno, in base all’ordinanza del presidente della Regione, inoltre, “sono consentiti – a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico – gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali”. Restano sospesi gli eventi che – si legge ancora nel provvedimento presidenziale – implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al Dpcm 11 giugno 2020”.

Screening e tampone per chi arriva

Nell’ordinanza “rimane obbligatorio il censimento delle persone fisiche in entrata nel territorio regionale, ad eccezione degli spostamenti per incarichi istituzionali mentre a decorrere dal 21 giugno 2020 l’attività di screening con tampone rino-faringeo è proposta, a cura delle Aziende Sanitarie Provinciali, alle persone fisiche in arrivo nel territorio regionale, presso gli aeroporti e le principali stazioni ferroviarie, secondo un programma organizzato e definito dal Dipartimento regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie”. “Le compagnie aeree, ferroviarie e delle autolinee, nel rispetto del trattamento dei dati personali, su richiesta dei Dipartimenti di Prevenzione, forniranno l’elenco dei passeggeri in arrivo sul territorio regionale, ai fini degli adempimenti inerenti l’attività di screening e di contact tracing. Le Aziende Sanitarie Provinciali, anche attraverso i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, adotteranno le iniziative atte a favorire la diffusione delle informazioni utili alla popolazione residente e ai turisti, per migliorarne la compliance alle azioni di prevenzione fissate nella presente Ordinanza, al fine di agevolare l’attività di contact tracing tradizionale. Resta fermo il divieto di ingresso e spostamento nel territorio regionale alle persone sottoposte, alla misura dell’isolamento domiciliare per provvedimento dell’Autorità Sanitaria, o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata, in quanto risultate positive al SARS-CoV-2/COVID-19, fino all’accertamento della guarigione. Il divieto vige anche per i soggetti con infezione respiratoria in atto, caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5° C), i quali devono rimanere presso il proprio domicilio, prendendo contatto con il proprio medico curante.

 

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