Gli inquirenti ipotizzano che i resti possano appartenere a Francesco Vangeli, il 26enne di Filandari (centro del Vibonese) scomparso il 9 ottobre del 2018
REGGIO CALABRIA – Lo scheletro è stato recuperato in mare dai sommozzatori di una ditta privata che opera nel porto di Gioia Tauro. Il corpo rra avvolto in un sacco di cellophane, legato all’estremità. Sul posto, allertati da alcuni bagnanti, sono giunti i carabinieri della locale stazione gli uomini della capitaneria di porto di Gioia Tauro. Le acque hanno restituito lo scheletro di un uomo, privo delle estremità degli arti e in avanzato stato di decomposizione. Impossibile dunque risalire all’identità se non prelevando un campione di tessuto per effettuare il test del Dna.
Gli inquirenti ipotizzano che i resti possano appartenere a Francesco Vangeli, il 26enne di Filandari (centro del Vibonese) scomparso il 9 ottobre del 2018. Il giovane fu ferito a colpi di fucile, rinchiuso in un sacco e gettato, ancora vivo, in un affluente del fiume Mesima, che sfocia proprio nelle vicinanze.
