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Tentò di uccidere la moglie dandole fuoco, Procura chiede massimo della pena per Ciro Russo

Maria Antonietta Rositani2

Chiesti 20 anni di carcere per il reato contestato che è quello di tentato omicidio pluriaggravato, nei confronti dell’ex moglie Maria Antonietta Rositani

 

REGGIO CALABRIA – Venti anni di carcere per Ciro Russo: la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto il massimo della pena per l’uomo, 43enne di Ercolano (NA), che lo scorso anno tentò di uccidere dandole fuoco con del liquido infiammabile, l’ex moglie Maria Antonietta Rositani. La storia, recentemente andata in onda anche sulla trasmissione Le Iene, racconta l’ennesimo episodio di violenza di genere. Una storia terribile che ha segnato per sempre la vita di una donna, Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta alla brutalità dell’ex marito, ma ancora ricoverata in un letto di ospedale presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.

Il Pubblico ministero Paola D’Ambrosio, al termine della sua requisitoria davanti al Giudice per le udienze preliminari Valerio Trovato, ha chiesto il massimo della pena: 20 anni di carcere per il reato contestato che è quello di tentato omicidio pluriaggravato. In aula, accanto al Pubblico ministero D’Ambrosio, era presente anche il Procuratore capo Giovanni Bombardieri che ha sostenuto la tesi accusatoria e chiesto che venga applicata la pena massima senza attenuanti. “Siamo abituati a processi di mafia – ha detto Bombardieri – e quello davanti al quale ci troviamo di fronte è l’atto più grave commesso a Reggio Calabria“. Presente anche il Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni. Il 13 luglio sarà emessa la sentenza definitiva.

La storia

Era il 12 marzo dello scorso anno quando Ciro Russo raggiunse a Reggio la moglie e tentò di darle fuoco gettandole addosso del liquido infiammabile mentre la donna era alla guida della sua auto nel centro della città dello Stretto, e nei pressi di una scuola. Numerosi i testimoni che si trovarono davanti a quella scena, così come alcuni studenti. Maria Antonietta Rositani, a causa delle gravi ferite riportate, è stata ricoverata in un Centro grandi ustionati di Bari e poi trasferita al Gom di Reggio. Solo di recente è stata dichiarata fuori pericolo. Ciro Russo, che all’epoca si trovava agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, il giorno del tentato omicidio si recò da Ercolano a Reggio Calabria per raggiungere l’ex moglie, originaria proprio di Reggio e dalla quale si era separato da tempo.

Il racconto de Le Iene

“Ho visto la sua faccia, una faccia tranquillissima fiera di sé come per dire: finalmente ora te la faccio pagare. Mi ha detto: ‘muori’ e mi ha buttato la benzina, in faccia soprattutto e poi dappertutto. Sentivo il calore, il fuoco, ero una palla di fuoco”. Nina Palmieri ha raccontato una storia che mette a nudo fin dove può spingersi l’odio di un essere umano, la storia di Maria Antonietta che parla, dopo più di 20 operazioni, dal letto di un ospedale e ha ancora paura del suo ex marito.

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