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Esplode barcone. Così i due finanzieri (feriti) hanno evitato altri morti

migranti Crotone soccorso

È di tre vittime e un disperso il bilancio della tragedia avvenuta nelle acque calabresi a poche miglia da Crotone. Sul veliero, intercettato nella notte nei pressi di Sellia Marina si trovavano inizialmente 34 persone. A bordo due finanzieri con il compito di governare l’imbarcazione. Sono stati loro, nonostante le fiamme, a permettere alla maggior parte dei migranti di salvarsi evitando che il bilancio fosse ancora più grave

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CROTONE – Un’altra tragedia dell’immigrazione, come tante ormai se ne verificano nei nostri mari e con un elenco di morti che si allunga sempre più. Avrebbe potuto essere ben più grave il bilancio dell’esplosione del veliero munito di motore carico di migranti avvenuta stamattina davanti la costa del Crotonese. Alla fine si sono contati tre morti tra i migranti. Se non ci sono state più vittime il merito è di due militari, rimasti peraltro feriti, del gruppo Navale della Guardia di Finanza di Crotone che hanno permesso al maggior numero di persone di mettersi in salvo. A bordo del vecchio e malandato peschereccio i migranti, partiti dalle coste turche, avrebbero voluto raggiungere la costa italiana Tre persone – una donna, un uomo ed un ragazzo, tutti di origine africana – sono morte ed una risulta ancora dispersa dopo l’esplosione dell’imbarcazione avvenuta poco dopo le 12.

Un’esplosione avvertita fino alle spiagge della costa crotonese ancora piene di turisti che increduli hanno assistito alla scena: prima l’esplosione, poi la grande colonna di fimo nero levarsi dal mare. Sul veliero, intercettato nella notte al largo delle coste calabresi nei pressi di Sellia Marina – secondo i dati forniti dalla Prefettura di Crotone – si trovavano inizialmente 34 persone: 13 di loro erano però riusciti a sbarcare sulla spiaggia di Sellia. L’imbarcazione, con il resto dei migranti a bordo, si è poi diretta verso Crotone scortata da un’unità navale della Guardia di Finanza. E’ stato nel corso della navigazione che l’imbarcazione, per cause in corso di accertamento, ha preso improvvisamente fuoco. A bordo del barcone, insieme ai migranti, c’erano due finanzieri con il compito di governare l’imbarcazione. Sono stati loro, nonostante le fiamme a bordo, a permettere alla maggior parte dei migranti di potersi salvare facendoli trasbordare sulle motovedette della Finanza e della Capitaneria di porto che erano arrivate nel frattempo in assistenza dopo l’allarme incendio. Anche i due finanzieri che conducevano la barca sono stati investiti dall’esplosione insieme ad altri migranti poi finiti in acqua. Alcuni migranti hanno anche aiutato il finanziere ferito alla gamba a restare a galla. L’arrivo sul posto dei mezzi di soccorso è stato immediato. Dal mare sono stati recuperati cinque migranti feriti che sono stati trasferiti con le motovedette della Guardia Costiera nel porto di Le Castella dove la Prefettura aveva organizzato i soccorsi facendo convergere sul posto le ambulanze del 118, della Croce Rossa e della Misericordia.

Due dei migranti, che presentavano ustioni molto gravi, sono stati portati in elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro, mentre altri tre sono stati trasferiti nell’ospedale di Crotone dove sono ricoverati anche i due finanzieri feriti. Uno ha subito la frattura di una gamba e l’altro quella di un piede. Altri dodici migranti sono stati trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto. I tre cadaveri che sono stati recuperati non sono stati ancora identificati. Tutti e tre presentano gravi ferite da ustioni. Le ricerche del disperso sono proseguite per l’intero pomeriggio, ma senza esito. Il relitto dell’imbarcazione è affondato, ma sarà ispezionato dai sub della Guardia costiera in cerca di eventuali altre persone rimaste imprigionate. Su quanto è accaduto la Procura della Repubblica di Crotone ha avviato un’inchiesta contro ignoti ipotizzando i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato. Il sostituto procuratore Pasquale Festa, cui é stato assegnato il fascicolo, dovrà decidere se disporre l’esame autoptico sui cadaveri recuperati.

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