Se da un lato ci sono gli idonei delle graduatorie dall’altra ribattono i 1.045 Operatori Socio Sanitari che hanno partecipato e superato la preselezione del 1° concorso per il reclutamento di 24 OSS presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza
COSENZA – La certezza assoluta è che in Calabria, e di conseguenza a Cosenza, c’è la necessità di inserire nuovo personale nelle aziende ospedaliere. Se da un lato gli idonei delle graduatorie attendono da anni lo scorrimento, dall’altro ci sono gli idonei alla preselezione del concorso che – scrivono – “è stato il primo in Calabria ad essere pubblicato (Delibera n. 271 del 19 giugno 2017) e ancora ad oggi, non si è avuto modo di terminare la fase concorsuale, per motivi attribuibili a varia natura: logistica, emergenziale, vuoti amministrativi. Siamo stanchi di aspettare ricevendo scuse di ogni genere per giustificare la lentezza dello svolgimento”.
“Da una parte c’è la Delibera n. 139 del 24.05.2019 (fase preselettiva del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n.24 posti Operatori Socio Sanitario, cat. BS”, con l’elenco dei candidati ammessi alle prove concorsuali, ma dall’altra c’è l’emergenza Covid e i ritardi storici di una Calabria lenta e impacciata: siamo arrivati al 2020, nonostante il concorso sia stato indetto il 2017 senza avere la possibilità di confrontarsi e superare la fase concorsuale. Ma ci chiediamo perché Cosenza (sia ASP che Azienda Ospedaliera) non hanno avuto la loro graduatoria di Operatori Socio Sanitari? Perché i concorsi provinciali di altre aziende siano diventante improvvisamente graduatorie regionali? Perché le regole del gioco, le convenzioni, non vengono scritte chiare prima di indire un concorso, dando la possibilità a tutti di partecipare, e non post concorso dopo aver visto pubblicate le graduatorie?”.
“Quanti OSS della provincia di Cosenza e della città, non hanno partecipato al concorso di Crotone, Reggio Calabria, Vibo e Catanzaro perché convinti di svolgere il proprio concorso provinciale? Siamo in molti ad aver rinunciato per motivi più disparati alla partecipazione di concorsi in altre provincie ed aver puntato tutto nei concorsi OSS dell’Asp e dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Non accetteremo più scippi di posti di lavoro per cederli ad altre province. Gli OSS di Cosenza non possono essere penalizzati ancora di più di come oggi è stato già fatto”.
Il concorso dell’Azienda Provinciale di Cosenza è stato annullato favorendo per l’ennesima volta la graduatoria di Reggio e Catanzaro cedendo di fatto oltre i 50 posti a tempo indeterminato. All’Azienda Ospedaliera di Cosenza hanno di fatto assunto tantissimi OSS a tempo determinato con rinnovi automatici favorendo ancora una volta le altre città e penalizzando Cosenza. (Senza citare la vergognosa storia dei 92 OSS esternalizzati che dopo oltre 20 anni restano fuori). Possiamo capire che ASP di Cosenza abbia annullato il concorso per 35 OSS perché di fatto non era mai partito ma ingannando le 15 mila partecipazioni con tassa di 10 euro versata (150 mila euro).
“Non accetteremo mai il blocco di un concorso che di fatto è in svolgimento”
Gli idonei alla preselezione parlano dunque di “scippo di posti ai tanti cosentini di avere la propria graduatoria provinciale. Perché dopo il concorso di Vibo si è svolto tranquillamente e gli idonei di Reggio non si sono lamentati? Perché gli idonei di Catanzaro non si sono lamentati quando si svolgeva il concorso di Reggio Calabria? Perché Quelli di Crotone si è svolto tranquillamente e gli idonei delle altre provincie muti? Perché Cosenza vuole essere penalizzata? Ma i nostri rappresentanti politici Regionali di Cosenza non intervengono per poter difendere il territorio la quale è stato eletto? Gli scippi all’Annunziata di Cosenza sono stati tanti e in tanti settori non solo OSS e tutti muti. Noi non permetteremo che l’unico concorso ed il primo ad essere indetto venga penalizzato per favorire per l’ennesima volta le altre province calabresi. Chiediamo alla Dottoressa Panizzoli, alle forze politiche Comunali, provinciali e regionali di entrambi coalizioni di Cosenza di difendere Cosenza e di imporre quello che la legge di fatto espone: Il commissario o Direttore generale può attingere da altre graduatorie e non deve. C’è una bella differenza che qualcuno cerca di estromettere per favorire ancora le provincie più blasonate”.
