I giudici del TAR hanno accolto le eccezioni dell’avvocato Oreste Morcavallo, difensore dei due candidati a sindaco e perciò a Pietrapaola si andrà alle urne il prossimo 20 e 21 settembre
PIETRAPAOLA (CS) – Nel piccolo centro jonico cosentino il 20 e 21 settembre si svolgeranno le elezioni per la scelta del nuovo sindaco. Il Tar Calabria (1^ sezione) ha respinto infatti, il ricorso proposto dall’ex sindaco contro lo scioglimento del Consiglio comunale, disposto con Decreto del Presidente della Repubblica il 22 luglio 2020. Il Tar ha accolto integralmente le eccezioni svolte dall’avv. Oreste Morcavallo, difensore dei due candidati a sindaco.
A seguito delle dimissioni di 6 consiglieri del Comune di Pietrapaola, il Prefetto aveva sospeso il Consiglio e rimesso gli atti al Ministero dell’Interno per la proposta di scioglimento ai sensi dell’art. 141 T.U.E.L.
Il Ministro degli Interni ha disposto poi lo scioglimento con Decreto del Presidente della Repubblica. L’ex primo cittadino però aveva presentato ricorso sostenendo l’illegittimità del decreto di scioglimento perché era necessario preventivamente provvedere alla surroga di un consigliere dimissionario che avrebbe ricompattato la maggioranza.
Al ricorso si sono opposti i due candidati a sindaco delle due liste ammesse alle elezioni, difesi dall’avv. Morcavallo, il quale ha sostenuto che l’art. 38 T.U.E.L. stabilisce che la surroga deve essere approvata con apposita delibera ed a maggioranza del Consiglio, e, non essendo nella specie stata approvata, le dimissioni ultra dimidium dei consiglieri comportano ipso facto lo scioglimento del Consiglio. IL TAR ha aderito a tale tesi e rigettato il ricorso, pertanto le elezioni a Pietrapaola possono svolgersi regolarmente.
