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Accusati di sequestro a scopo di estorsione. Respinte tutte le accuse davanti al Gip

Tribunale di Cosenza 43

Hanno risposto alle domande del Gip respingendo tutte le accuse e fornendo la loro versione dei fatti nell’udienza di convalida che si è tenuta questa mattina davanti al Gip nei confronti delle tre persone arrestate lunedì. Domani è attesta l’ordinanza del giudice

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COSENZA – Nel corso dell’udienza di convalida tenuta questa mattina davanti al Gip del tribunale di Cosenza, hanno respinto tutte le accuse per cui sono ristretti al regime carcerario Laura Spampinato, Francesco e Daniele Bevilacqua arrestati nel tardo pomeriggio di lunedì 14 settembre dagli agenti della squadra mobile della Questura di Cosenza. I tre, difesi dagli avvocati Rosanna Cribari e Giuseppe Malvasi, sono accusati a vario titolo di sequestro di persona, lesioni e rapina. Secondo quando ricostruito degli inquirenti avrebbero prima malmenato un mobiliere di Catanzaro, dopo avergli dato un appuntamento a San Lucido, e poi sequestrato i due figli portandoli a Cosenza per ritorsione dopo che lo scorso luglio, dopo aver versato una caparra per acquistare di alcuni mobili, la merce non era stata ancora consegnata.ù

Tutti e tre gli indagati hanno deciso di rispondere alle domande del giudice, fornendo la propria versione dei fatti e respingendo ogni addebito. Al Gip hanno ribadito di essere vittime di una truffa visto che avevano pagato dei mobili comprati nel mese di luglio, ma il venditore non solo non li ha mai consegnati ma non rispondeva al telefono e ai messaggi della coppia. Insospettiti – hanno riferito nell’interrogatorio – hanno fatto una ricerca e scoperto che si trattava di un truffatore. Hanno chiesto ad una terza persona di dargli un appuntamento proprio perché non rispondeva più ai messaggi e volevano riavere indietro i soldi. Hanno respinto con forza anche l’accusa di aver sequestrato i bambini evidenziando al Gip che sono tornati a Cosenza tutti insieme perchè l’uomo prelevasse in banca i soldi per restituire la caparra versata. Adesso si aspetta l’ordinanza del giudice che si pronuncerà nella giornata di domani. La Procura di Cosenza ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura della detenzione in carcere.

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