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Flavio Stasi tuona “il ciclo regionale dei rifiuti è insostenibile. Ora soluzioni vere”

Flavio Stasi sindaco Corigliano Rossano 1

Il sindaco di Corigliano-Rossano, dove nelle ultime ore si sta vivendo una situazione di emergenza nella raccolta a causa dei blocchi nei conferimenti chiede l’immediata soluzione ed un tavolo alla Regione “i sindaci non siano più il capo espiratorio di un sistema fallimentare”

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CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Continuano i disagi nella raccolta dei rifiuti a causa dei blocchi nei conferimenti che perdurano presso gli impianti finali di trattamento. Nel territorio di Corigliano-Rossano, i servizi porta a porta unicamente alla raccolta stradale dei rifiuti di tutto il territorio comunale, non potranno essere effettuati in modo regolare ha annunciato la EcoRoss informato l’amministrazione comunale che sono nuovamente in atto problematiche nei conferimenti presso gli impianti finali. Per questo motivo, gli automezzi continuano a restare pieni di rifiuti e non possono essere riutilizzati per i servizi di raccolta e chiede ai cittadini, pur comprendendo l’esasperazione per la situazione e la propria totale disponibilità a intraprendere tutte le attività necessarie, anche straordinarie, in caso di sblocco senso di responsabilità e collaborazione.

Sulla situazione rifiuti è intervenuto anche in Sindaco Flavio Stasi che chiede alla Regione un immediato cambio di rotta in un sistema di gestione fallimentare che porta ad un’emergenza latente, prolungata e mai durata così tanto. “Nelle riunioni di Ambito Territoriale (ATO) o di Ambito di Raccolta (ARO), così come nei tanti incontri tenuti in Regione Calabria durante l’ultimo anno – evidenzia Stasi – non ho mai esitato a ricordare come sia dei sindaci la responsabilità di guidare il processo di innovazione ed efficientamento del ciclo dei rifiuti regionale, mediante una azione istituzionale che fornisca indirizzi, per esempio, sul tipo di impianti da realizzare o sui siti dove costruirli. Tuttavia non ci sono ormai altri aggettivi per descrivere un sistema pubblico, quello dei rifiuti appunto, nel quale si naviga letteralmente a vista, nel quale regna la più totale incertezza e nel quale risulta straordinario il giorno in cui non si registrano difficoltà o imprevisti. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’incendio di venerdì scorso (25 settembre) della discarica pubblica di San Giovanni in Fiore che di fatto ha bloccato la raccolta di mezza Calabria e non si sa quando ripartirà. Tutto questo è insostenibile per gli enti e per i cittadini” ha ricordato Stasi che ha sottolineato come “il conferimento degli scarti degli impianti di trattamento pubblici è ormai delegato a circuiti farraginosi e costosi, tra alti e bassi continui che rendono la raccolta degli RSU, della differenziata e persino degli sfalci del verde una vera e propria battaglia quotidiana. Una emergenza latente, prolungata, mai durata così tanto. Come sindaci siamo semplicemente esasperati da una surreale situazione in cui quotidianamente non si conoscono le quantità di indifferenziata e differenziata che si potranno conferire l’indomani”.

“Si dirà – prosegue Stasi – che la responsabilità ultima è degli Ambiti Territoriali Ottimali, quindi dei sindaci stessi ed in parte è vero. Così come è vero che 15 anni di poteri speciali e di “sistemi di potere” costruiti intorno ai rifiuti regionali ci hanno consegnato un ciclo senza impianti o con impianti vecchissimi ed uno strumento, quello dell’ATO, sostanzialmente inutile perché privo di personalità giuridica. Mentre i grandi siti di smaltimento regionali, da Pianopoli a Columbra, si esaurivano, non sono state attuate le misure necessarie per rendere le comunità calabresi indipendenti dalle mega-discariche, consegnando ai deboli ATO un ciclo dei rifiuti alla deriva, insostenibile da ogni punto di vista. Mettendo da parte, quindi, le responsabilità nel passato, è necessario capire come uscire da questa situazione. Bene pertanto l’idea – circolata negli scorsi mesi – di rivedere la legge regionale 14/2014 attribuendo agli ATO poteri diversi e maggiormente incisivi: si attui subito. Bene l’idea di rivedere ed integrare la programmazione regionale anche mediante l’inserimento di nuove tipologie di impianto: si acceleri. Ma prima di ogni cosa serve individuare le soluzioni vere, concrete, immediatamente realizzabili, per rendere il ciclo dei rifiuti regionale sostenibile oggi. Alla luce di tutto questo – conclude il sindaco – serve un tavolo urgente tra Regione Calabria ed ATO, al quale coinvolgere se necessario anche rappresentanti del governo nazionale, affinché si affronti finalmente il problema disponendo degli strumenti tecnici ed amministrativi necessari per superarlo. Un problema che non può più essere scaricato sulla testa dei sindaci calabresi, tramutandoli di fatto nel capro espiatorio di un fallimento decennale della regione Calabria e, appunto, dei governi nazionali.

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