A Reggio Calabria i controlli dei Carabinieri del Nas per le disposizioni anti-covid. Elevate sanzioni per 8.000 euro e una denuncia a piede libero. Nel reggino denunciata una donna dopo la scoperta di una casa famiglia abusiva con gli anziani ospiti lasciati in stato di abbandono
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REGGIO CALABRIA – Non si fermano i controlli delle forze dell’ordine in tutta la Calabria per il rispetto delle norme anti-covid. I carabinieri del NAS di Reggio Calabria hanno effettuato mirati servizi tesi a far rispettare le misure di contenimento della diffusione del Covid-19, elevando numerose contravvenzioni ad attività ristorative e bar del capoluogo e della provincia reggina. I militari hanno passato al setaccio i luoghi della movida e di maggiore aggregazione sanzionando in particolare tre bar e una rosticceria, dove il personale serviva i clienti senza indossare la mascherina protettiva, un bar che aveva omesso la registrazione dei clienti, utile al fine di rintraccio in caso di contatto con soggetti positivi e due ristoranti che non rispettavano all’interno dei locali il corretto distanziamento tra gli avventori.
80 Kg di prodotti alimentari senza indicazioni
Inoltre è stato deferito un ristoratore alla Procura di Reggio Calabria poiché trovato con oltre 80 Kg di prodotti alimentari congelati, soprattutto preparati di carne, ma che in realtà all’origine erano freschi, che presentavano bruciature da freddo ed in parte privi di protezione e di indicazioni sull’origine; procedure di conservazione che mettono in serio pericolo la salute dei consumatori. Gli alimenti sono stati sequestrati e verranno distrutti. Le contravvenzioni elevate ammontano a circa 8000 euro.
Case di Riposo: denunciata per abbandono di incapaci
Sempre a Reggio Calabria i Nas hanno scoperto una casa famiglia attivata abusivamente nel capoluogo reggino. La titolare, già conosciuta alle Forze dell’Ordine, oltre ad aver avviato una struttura residenziale per anziani non autosufficienti priva di autorizzazione e dei requisiti richiesti, aveva lasciato gli ospiti in stato di abbandono, non assistiti da personale idoneo. Nella circostanza, il sindaco ha anche emesso un provvedimento di sospensione immediata dell’attività. Il valore della struttura ammonta a circa 200.000 euro. La titolare è stata denunciata.
