Il ministro della Salute, Roberto Speranza, torna sui contagi, sulla zona rossa e anche sulla ‘scivolata’ di Zuccatelli che nei mesi scorsi in un video aveva praticamente negato l’efficacia delle mascherine per prevenire i contagi
ROMA – Lo ha definito “del tutto inappropriato e profondamete inopportuno” il video in cui il neo commissario alla sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, con un linguaggio poco ortodosso invitava a mantenere le distanze per evitare i contagi e dichiarava che l’utilizzo delle mascherine era inutile. Speranza a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3 lo difende: “Il commissario si è scusato ma viene da una stagione diversa in cui anche l’Oms parlava di mascherine per contagiati e sanitari. Ma 30 anni di curriculum non si possono cancellare con un video rubato”. “Credo che il messaggio di fondo sia far ripartire la sanità calabrese”, sottolinea Speranza.
Per quanto riguarda la situazione di generale malcontento in Italia scaturita dalle recenti decisioni del Governo, il ministro della Salute ha chiesto che si “torni allo spirito di marzo, quando il comportamento delle persone ha fatto la differenza. Non è scritto nel cielo dove andremo a finire ma vedo una consapevolezza che non e’ all’altezza del momento che stiamo vivendo”. Poi è intervenuto sull’incrocio dei dati: “C’è un rapporto serio tra le Istituzioni e sarebbe un reato grave dare dei dati falsi”. La risposta del ministro è scaturita dalla possibilità che le Regioni fornissero dati parziali: “E’ importante – ha detto Speranza – rendere pubblici i dati di cui disponiamo. E’ un modello quello dell’incrocio dei dati che esiste da 24 settimane e non c’e’ stata una Regione o un parlamentare che ha abbia non funziona. Ora questi dati servono anche per dire quali misure scatteranno”. “Il Dpcm che abbiamo approvato da cui derivano le ordinanze che io firmo è stato condiviso da tutto il Governo. Non è una firma a titolo personale. Io firmo a nome del Governo sulla base di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri e in una piena sintonia e condivisione con il presidente del consiglio Conte e con tutti i ministri”.
Speranza: “in Calabria 700mln non spesi, è un tema nazionale”
“La questione calabrese è una questione nazionale. L’unica cosa di cui non si e’ parlato e’ stato il decreto Calabria approvato lo scorso mercoledi’ che prova a mettere mano alla necessaria ripartenza della regione, nuovi investimenti, piu’ agibilita’ per la struttura commissariale e piu’ strumenti. In questi anni si sono accumulati in Calabria un numero di risorse incredibili, 700 milioni non spesi e abbiamo creato le condizioni per spenderli nel modo piu’ veloce possibile”. “In Calabria ci sono però anche alcune aziende sanitarie che sono state bloccate e commissariate perche’ infiltrate dal punto di vista della criminalita’: una commissione prefettizia ora se ne assume la responsabilita’ affiancando una competenza di natura sanitaria”. Speranza definisce il decreto “un nodo di svolta”. Il messaggio di fondo del Governo è che “serve far ripartire la sanita’ calabrese, e quel criterio è lo strumento perchè possa ricominciare a camminare. Questo è un impegno assoluto e quel decreto e’ una nuova presa in carico come questione nazionale e non territoriale”.
