Il libro di preghiera della comunità cristiana aggiornato al termine di un lungo lavoro di revisione durato 17 anni. Diventerà obbligatorio dalla prossima domenica di Pasqua, il 4 aprile 2021 ma potrà essere usato prima. In Calabria entrerà in vigore la prima domenica di avvento il 29 novembre prossimo.
PAOLA (CS) – L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano unitamente alla Basilica-santuario regionale di Paola, propongono un momento formativo in “streaming” per tutti i sacerdoti e gli operatori pastorali, martedì 24 novembre alle ore 19:00. Il Messale diventerà obbligatorio dalla prossima domenica di Pasqua, il 4 aprile 2021 in tutte le parrocchie italiane, ma potrà essere utilizzato immediatamente non appena il libro pubblicato giungerà nelle comunità, anche se ciascun vescovo potrà stabilire nella propria diocesi da quando impiegarlo. I Vescovi di Calabria hanno stabilito che, per le loro Diocesi, l’uso della terza edizione del Messale Romano entri in vigore la prima domenica di avvento il 29 novembre. Il programma prevede la preghiera iniziale tenuta da Padre Francesco Trebisonda, gli interventi di don Luca Perri, don Giuseppe Trotta e don Pasquale Panaro. Modera Padre Domenico Crupi. Il nuovo libro liturgico preparato attraverso lunghi anni di lavoro dei pastori e degli esperti propone una revisione del linguaggio e delle forme espressive della celebrazione eucaristica, ma costituisce anche una nuova opportunità per approfondire l’esperienza di partecipazione all’Eucaristia e l’arte della presidenza. In questo modo la Chiesa italiana si prefigge l’obiettivo di guidare e accompagnare al meglio la preghiera delle comunità che ci sono affidate. Le variazioni giungono al termine di un percorso durato oltre 17 anni nei quali “vescovi ed esperti hanno lavorato al miglioramento del testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico, nonché alla messa a punto della presentazione del Messale”. La maggior parte delle modifiche riguarderanno le formule proprie del sacerdote. Il nuovo Messale privilegerà le invocazioni in greco “Kìrie, eléison” e “Christe, eléison” rispetto all’italiano “Signore, pietà” e “Cristo, pietà”. Si arriva al Gloria che avrà la nuova formulazione “pace in terra agli uomini, amati dal Signore”.
Tra le novità che dovranno imparare i fedeli il Padre Nostro cambierà non solo con un “anche” in più nella frase “come anche noi li rimettiamo“, ma soprattutto con la sostituzione del vecchio “e non ci indurre in tentazione” con un più chiaro “Non abbandonarci alla tentazione”. Ma non sarà questa l’unica novità. Altra modifica riguarda il Gloria dove il classico “pace in terra agli uomini di buona volontà” viene sostituito con il nuovo “pace in terra agli uomini, amati dal Signore”.
Altro cambiamento riguarda le preghiere dove accanto alla parola “fratelli” ci sarà anche “sorelle”. È stato rivisto in questo senso l’atto penitenziale, a Messa si dirà dunque: “confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle…” e poi “supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle…”. Ancora, nella preghiera eucaristica non ci sarà più “prese il calice del vino e di nuovo rese grazie” ma “prese il calice colmo del frutto della vite“. E niente più “scambiatevi un segno di pace” pronunciato dal sacerdote ma “scambiatevi il dono della pace“.
