Resta stabile il dato sul contagio in provincia di Cosenza. Oggi si registrano 139 nuovi contagi, di cui 3 ricoveri all’Annunziata Cosenza. Da ieri altri 3 decessi che portano a 100 il totale delle vittime
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COSENZA – In provincia di Cosenza si registra un incremento di contagi da coronavirus simile a quello di ieri. L’asp di Cosenza ha certificato oggi 139 i contagi in più (domenica erano stati 136) a cui si aggiungono 3 nuove vittime che portano il totale dei decessi a 100. Dei nuovi casi accertati oggi 136 sono in isolamento domiciliare e 3 sono ricoveri all’Annunziata di cui 2 al Pronto soccorso. Sono 3.312 le persone attualmente positive in tutta la provincia di cui 169 in ospedale: 138 pazienti sono all’Annunziata di Cosenza (compresi 17 pazienti in terapia intensiva), 16 sono al Polo covid di Rossano (che a breve avrà il supporto di 10 infermieri scongiurandone la paventata chiusura) e 11 in quello di Cetraro. A questi vanno aggiunti 3 pazienti ricoverati al Mater Domini di Catanzaro (comprese due persone in terapia intensiva) e uno al Gom di Reggio Calabria. Salgono a 3.143 le persone in isolamento domiciliare. Di queste 358 con sintomi lievi e 2.785 asintomatiche. Da ieri si registrano 11 nuovi guariti che portano il totale a 743. I casi totali dall’inizio della pandemia nel cosentino, comprese le vittime e guariti, sono 4.217.
Intanto per fronteggiare l’emergenza ricoveri a Cosenza è oramai pronto l’ospedale da campo dell’Esercito che entrerà in attività il primo dicembre. È composto da 18 tende che verranno utilizzate per il trattamento dei pazienti Covid-19 che necessitano di costante controllo, per un totale di 40 posti letto, di cui 3 di terapia sub-intensiva. Al suo interno anche un’unità operativa di radiologia, un laboratorio analisi e un laboratorio Covid che potrà processare 150 tamponi al giorno con tanto di referto. Stamani si è recato a vedere la struttura il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, accompagnato dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli e dal presidente f.f. della Regione Nino Spirlì. “Questa non è la soluzione per la sanità calabrese, ma è la soluzione per l’emergenza acuta per la provincia di Cosenza” ha detto Boccia annunciando una “valutazione obiettiva” sugli ospedali chiusi. “Tutti quelli che potranno essere utilizzati lo saranno” ha assicurato.
Cariati “riaprire l’ospedale Cosentino”
E proprio al Ministro Boccia si è rivolto il sindaco di Cariati Filomena Greco che chiede la riapertura dell’ospedale Vittorio Cosentino “ha tutte le carte in regola per evitare che almeno un altro ospedale da campo venga realizzato a pochissimi chilometri di distanza. Al suo interno ci sono posti letto e spazi idonei per favorire il decongestionamento dei reparti dei vicini nosocomi – ha detto il sindaco evidenziato che “se le diciamo che l’ultima cosa che vorremmo inscenare è una guerra tra poveri, soprattutto dopo la bella pagina di democrazia e partecipazione che i territori hanno contribuito a scrivere nei giorni scorsi con la manifestazione a Roma, presso le sedi del Governo. Ma rutti i calabresi vivono sulla propria pelle un’emergenza che il covid non ha fatto altro che accentuare ed ingigantire. Sapere che soltanto in alcuni territori individuati e non in tutti si rinuncerà agli ospedali da campo per riattivare quelli esistenti e da tempo chiusi, non può che mortificare ulteriormente quanti da anni, come nel caso dell’ex ospedale di Cariati, lottano per la riapertura di presidi indispensabili per l’erogazione di prestazioni e servizi sanitari. Si parla di un bacino di utenza – ha concluso – vastissimo che in caso di malattie ha davanti due sole strade: rinunciare alle cure o emigrare”.
