COSENZA – Il gazebo della solidarietà. Padre Fedele Bisceglia ha scelto piazza XI Settembre per piazzare il suo gazebo. Un grande cartello con scritto “Amici dei poveri e dei bambini abbandonati”,
fa bella mostra di sè, alle spalle della prefettura. L’ex frate francescano distribuisce volantini, stringe mani, e incassa con un sorriso il sostegno di chi crede nella sua innocenza. «Non sono qui per me, sono qui per loro, per questi miei fratelli poveri e questi angeli abbandonati che hanno bisogno di aiuto. Mi rivolgo a tutti coloro che desiderano aiutare i fratelli e le sorelle bisognose. Non importa chi tu sia – dice lanciando l’appello alla collettività – non importa se sei cattolico, musulmano, protestante, testimone di Geova, agnostico, ateo, ultrà, ricco, povero, uomo, donna, giovane, anziano, celibe o sposato, in questo movimento accogliamo tutti perchè abbiamo bisogno di tutti». Insieme all’ex fondatore dell’Oasi francescana, c’è l’amico di sempre Giovanni Valentino, alla guida del camioncino-taxi. «Questo – indicando il camioncino – dice padre Fedele, è la carità ambulante. Abbiamo bisogno di portatori di solidarietà. Dove c’è un povero, un bambino bisognoso, una donna maltrattata ci siamo sempre noi, notte e giorno». Qualcuno chiede a padre Fedele del suo processo. Il frate preferisce non rispondere, «oggi lasciamo parlare la carità. Delle altre cose se ne occuperà la giustizia. Quella divina».
