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Terrorismo, un arresto a Luzzi: manuali per ordigni e immagini di esecuzioni

arresto polizia 10

Sequestrato materiale informatico con tutorial sulla conduzione di operazioni terroristiche, documenti sull’auto addestramento per compiere attentati, e ancora video ed immagini cruente di esecuzioni dell’Isis

 

COSENZA – E’ stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Dda di Catanzaro, per auto-addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. Il provvedimento trae origine da un’indagine, denominata “Miraggio“, e gli accertamenti sono iniziati grazie alla segnalazione acquisita, nell’ambito della collaborazione internazionale, della presenza su una piattaforma digitale, in lingua araba, di contenuti di propaganda del terrorismo di matrice jihadista. Si tratta di un 35enne di Luzzi, in provincia di Cosenza, che parla anche l’arabo. L’uomo, con barba lunga e folta, che anche negli atteggiamenti si ispira all’islamismo, è stato rintracciato nella propria abitazione, portato in Questura a Cosenza e poi immediatamente trasferito a Siano.

Gli approfondimenti della Digos sono stati affiancati da attività tecnico-informatiche da parte degli specialisti della Polizia postale coordinate dal Servizio per il contrasto all’estremismo e terrorismo esterno della Dcpp/Ucigos, e da intercettazioni telematiche che hanno portato gli investigatori a concentrare le indagini nei confronti dell’indagato.

In particolare le intercettazioni telematiche hanno fatto emergere come l’uomo disponesse di numerosi account su piattaforme social (Telegram, Rocket Chat, Riot) attraverso i quali partecipava a gruppi chiusi di connotazione jihadista per accedere ai quali bisognava essere accreditati e quindi ritenuti affidabili dagli amministratori dei canali. Il quadro indiziario, secondo l’accusa, è stato confermato dalle risultanze delle intercettazioni ambientali e telefoniche oltre che dal contenuto del materiale sequestrato durante le indagini, dispositivi telefonici e informatici, memorie Usb, documenti e manoscritti. L’analisi sui dispositivi avrebbe evidenziato l’osservanza di regole tecniche di anonimato e di archiviazione sicura del materiale informatico presenti sulle infografiche diffuse dagli organi di propaganda del Califfato.

I complimenti alle forze dell’ordine del Ministro Lamorgese

Sull’arresto di questa mattina è intervenuto anche il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che si è complimentatati con le forze dell’ordine e la DDA “L‘elevata capacità investigativa e la professionalità di magistratura e forze di polizia hanno consentito, questa mattina, di arrestare un cittadino italiano che svolgeva attività sul web per finalità di terrorismo anche internazionale. Complimenti alla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Catanzaro e alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che hanno svolto una indagine articolata e complessa che conferma ancora una volta l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema antiterrorismo” ha scritto in una nota il ministro dell’Interno.

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