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Covid, “attenzione ai test fai-da-te”. L’allarme dell’Ordine dei Medici

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“Sono molti gli italiani che ricorrono ai tamponi rapidi. Corrono a fare l’esame senza nemmeno contattare il medico e, dopo un risultato negativo, si tranquillizzano e riprendono con la solita vita. Questo è sbagliato e pericoloso”

 

 

COSENZA – Sono molti gli italiani che, in questo periodo di emergenza pandemica, impauriti dal contagio e per essere rassicurati nel minor tempo possibile, optano per i test rapidi fai-da-te che sono kit in vendita a prezzi stracciati, a volte bastano anche solo tre o quattro euro per comprare una confezione. Un modo per non sottoporsi al classico tampone molecolare – decisamente più invasivo a causa di un tampone rino-faringeo – ma l’unico valido in grado di garantire una diagnosi sicura.

“Attenzione: sento molti italiani che ricorrono al ‘fai da te’ con i tamponi rapidi, magari perché pensano di aver avuto un contatto a rischio. Così corrono a fare l’esame senza nemmeno contattare il medico e, dopo un risultato negativo, si tranquillizzano e riprendono con la solita vita. Questo è sbagliato e pericoloso“. A lanciare l’allarme è Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici e a capo dell’Ordine dei Medici di Bari.

A lanciare l’allarme sono anche i Nas, con un intervento effettuato oggi a Pavia dove sono stati sequestrati 350 test rapidi del valore commerciale all’ingrosso di 10mila euro. L’indagine ha consentito di individuare l’introduzione nel territorio nazionale di dispositivi medici, di produzione cinese, destinati alla ricerca sierologica anticorpale del Covid-19, ad uso non autodiagnostico, da avviare alla successiva vendita non ufficiale a svariati destinatari, tra cui esercizi commerciali (come bar) e cittadini. L’ispezione ha coinvolto anche laboratori di analisi, punti prelievo e strutture di svolgono attività diagnostica clinica

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