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Aborto, manifesti shock di “ProVita&Famiglia”: «prenderesti mai del veleno?»

manifesti pro vita e famiglia 01

I manifesti di Pro Vita e Famiglia, sono apparsi in numerose città e anche in Calabria. Il messaggio per dire “stop alla pillola abortiva Ru486”

 

ROMA –  Il testo riportato su maxi manifesti affissi e su decine di camion apparsi a Roma, Milano, Verona e anche a Reggio Calabria e in altre città italiane è il seguente: “Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva Ru486, mette a rischio la salute e la vita della donna e uccide il figlio nel grembo”. Con questa iniziativa Pro Vita e Famiglia, ha inteso denunciare l’aborto farmacologico e supportata dall’associazione “Stanza101”, ha fatto affiggere decine di manifesti per denunciare l’aborto farmacologico.

“La pillola Ru486 si può assumere fino alla nona settimana e in day hospital senza ricovero – spiegano in una nota nel lanciare la campagna – e tutti si sono messi a festeggiare. Ma questa o è ignoranza o è frutto di una vergognosa manipolazione mediatica poiché la Ru486 può causare emorragie, gravidanze extra uterine, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e anche la morte”.

“Assumere la pillola Ru486 – ha aggiunto il presidente Toni Brandi – è dolorosissimo: sai quando inizi ma non sai quando finirà, possono passare tantissime ore, anche giornate intere, prima che inizi il travaglio che provoca l’espulsione del bambino. Il 56% delle donne riconosce poi il figlio innegabilmente formato sulla propria mano o nel wc. E allora sì – scrive ProVita&Famiglia e Stanza101 – che il dolore è atroce, si è da sole, in bagno, con la più grande bugia. È per questo che vogliamo risvegliare la conoscenza e le coscienze delle persone, perché non vengano raccontate falsità su questo farmaco tanto dannoso per le donne.

“L’introduzione dell’aborto chimico ha aumentato il numero di abusi, di donne costrette da uomini ad abortire. E a casa, con l’aborto fai da te, i casi cresceranno ancora. Le donne si meritano una politica che davvero si occupi di loro. Per questo “ProVita&Famiglia” e “Stanza101” insieme continueranno ad essere divulgatori culturali di quella controinformazione che racconta questa profonda ingiustizia sul corpo delle donne”.

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