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Calabria zona gialla? Sapia interroga Conte e Speranza “verificate i dati della regione”

Coronavirus tamponi 24

Il deputato del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Sanità esprime perplessità e chiede lumi, con un’interrogazione, al presidente del Consiglio e al ministro della Salute “ci sono numeri che non tornano e il rischio dell’inattendibilità è molto alto”

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COSENZA – Quanto sono reali e attendibili i dati dell’epidemia in Calabria per permettere il passaggio dalla zona arancione a quella gialla? Per il deputato M5s Francesco Sapia i dubbi sono molti e per questo occorre verificarli con attenzione. Nelle ultime settimane è venuto alla luce il problema dei dati non caricati sulla piattaforma oltre ad alcune discrepanze che continuano ad esserci tra i dati del bollettino fornito dal dipartimento salute e quello delle singole Asp. Per questo il deputato M5S della componente commissione Sanità, ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza di “verificare l’attendibilità dei dati Covid provenienti dalla Calabria e assicurare la puntuale gestione dell’emergenza sanitaria e del Programma operativo Covid nel territorio della regione”.

Infatti, in apposita interrogazione il deputato ha premesso che la Calabria starebbe per diventare “zona gialla”, in virtù, viene da dedurre, della diminuzione del rischio di trasmissione del nuovo coronavirus e del miglioramento degli altri parametri base. Il che sarebbe una buona notizia, soprattutto per la salvaguardia del tessuto produttivo ed economico del territorio, già provati da risaputi impedimenti strutturali e condizionamenti ambientali”.

Tuttavia, ha osservato lo stesso parlamentare, “alla luce di precisi elementi riportati da una testata giornalistica, tra cui bollettini territoriali non privi di dubbi, di valutazioni cliniche non ancora chiarite e, per quanto letto, perfino di pressioni politiche su presso aziende sanitarie, occorre preliminarmente verificare a modo i processi di raccolta e trasmissione dei dati Covid da parte della Regione Calabria, al fine di garantire le corrispondenti misure di contenimento dell’epidemia, soprattutto in considerazione dell’arrivo delle festività natalizie”.

“Va anche ricordato – ha aggiunto Sapia – che in Calabria vi è un dirigente, che continua a operare rispetto all’emergenza sanitaria nella regione, già delegato dalla presidente dell’ente regionale, prematuramente scomparsa; che l’adozione del programma operativo Covid spetta al commissario alla Sanità regionale, così come la sua attuazione; che, a norma dell’art. 5 del decreto legislativo numero 1/2018,  il presidente del Consiglio dei ministri, per il conseguimento delle finalità del Servizio nazionale della protezione civile, detiene i poteri di ordinanza in materia, che può esercitare (…) per il tramite del capo del relativo Dipartimento”.

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