Ai due imprenditori è stato notificato stamattina un avviso di garanzia. La vicenda ha richiamato l’attenzione del ministro dell’Ambiente.
VIBO VALENTIA – I reati ipotizzati nei confronti degli imprenditori Francesco Mirigliani e Adolfo Domenico Monteresso, sono di inquinamento ambientale e discarica abusiva. Ai due, imprenditori nella raccolta dei rifiuti ferrosi, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria hanno notificato un avviso di garanzia. Al centro delle indagini gli ingenti sversamenti illeciti di rifiuti nell’area della dismessa compagnia generale ‘Resine Sud’ di Portosalvo, frazione di Vibo.
Le misure arrivano a conclusione dell’inchiesta, avviata a maggio scorso, dal procuratore Camillo Falvo e dal pm Filomena Aliberti. A maggio c’era stato il sequestro di un’area di 100.000 mq, nell’ambito della quale le verifiche dei vigili del fuoco hanno disvelato allarmanti livelli di inquinamento, con sospetti valori di radioattività. La vicenda ha richiamato l’attenzione del ministro dell’Ambiente.
L’indagine ha fatto luce sul degrado nell’area dove aveva sede la dismessa società C.G.R., a suo tempo impegnata nella produzione di resine sintetiche e nella costruzione di impianti chimici. All’interno del sito è stato scoperto un ingente quantitativo di rifiuti speciali anche pericolosi (pneumatici fuori uso, eternit, materiale ferroso), nonché un cospicuo numero di ecoballe. L’esame radiometrico eseguito sul posto, con l’ausilio dei tecnici del Dipartimento Arpacal di Vibo e Catanzaro, aveva permesso di accertare un livello elevato di radioattività all’interno del sito, fatti tuttavia non risultati ascrivibili agli indagati.
