L’auto era parcheggiata nei pressi della caserma dei militari. L’intimidazione arriva a pochi giorni da una vasta operazione antidroga condotta nella zona del Cosentino, con molti arresti, contro un’organizzazione vicina alla cosca di ‘ndrangheta dei Muto
CETRARO (CS) – Presa di mira ieri sera l’auto del maresciallo dei carabinieri Orlando D’ambrosio, comandante della stazione di Cetraro. La Golf è stata raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco. La vettura era parcheggiata nei pressi della stazione dei carabinieri. Sul posto sono stati effettuati i rilievi dei reparti scientifici. I colpi, secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbero stati esplosi da qualcuno a bordo di un mezzo che poi si è allontanato. Sono stati istituiti posti di blocco e attuate anche delle perquisizioni. Secondo quanto emerso fino ad ora, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi sull’accaduto anche se l’intimidazione arriva dopo pochi giorni da un’operazione antidroga eseguita a Cetraro e sull’alto Tirreno Cosentino, “Katarion“, condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri. Un fatto grave in quanto i colpi sono stati esplosi contro la vettura intorno alle 19.30 quando fuori per strada c’era ancora molta gente.
Solidarietà al maresciallo e agli uomini dell’Arma da parte del sindaco di Cetraro Ermanno Cennamo: “Un gesto da vigliacchi e da meschini perpetrato ai danni del Maresciallo della Caserma dei Carabinieri che condanniamo senza tentennamenti. Un fatto grave su cui bisogna senza indugio e con urgenza fare chiarezza.
La nostra città non può tornare indietro e noi siamo tutti al fianco delle Forze dell’Ordine e della Magistratura nella lotta contro ogni forma di violenza e di illegalità.
Ho già espresso l’incondizionata solidarietà e vicinanza dell’intera città all’Arma dei Carabinieri che sta svolgendo un lavoro integerrimo nella nostra città”. La vicinanza arriva anche dalla Giunta e dall’intero consiglio comunale.
“L’atto intimidatorio perpetrato, a Cetraro, ai danni del maresciallo dei carabinieri, D’Ambrosio, è di una gravità inaudita” ha dichiarato Antonio De Caprio, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta. “Sono al fianco dell’arma dei carabinieri e della magistratura inquirente che, sono sicuro, faranno luce al più presto su quanto accaduto”. “Esprimo tutto il mio sdegno per il grave atto intimidatorio verificatosi a Cetraro nei confronti del maresciallo dei carabinieri Orlando D’Ambrosio. È semplicemente ignobile che vili ignoti abbiano sparato contro la sua auto in sosta neo pressi della caserma. La mia totale solidarietà e vicinanza al militare all’Arma dei Carabinieri. L’intimidazione non deve restare impunita. Confido che gli organi inquirenti possano assicurare al più presto alla giustizia i responsabili”. Questa la dichiarazione del capogruppo PD Mimmo Bevacqua, che aggiunge: “L’Arma è parte integrante del nostro tessuto democratico, della sicurezza dei nostri territori e della vita delle nostre comunità. Non c’è e non ci può essere spazio per chi l’aggredisce”.
Sit in di solidarietà oggi alle 12
Il Presidio territoriale Libera “Lucio Ferrami” scrive “C’era da aspettarselo! Soprattutto dopo gli ultimi arresti avvenuti nei giorni scorsi a Cetraro, che una qualche reazione ci sarebbe stata. Certo, nessuno poteva immaginare che fosse così immediata e grave: almeno cinque colpi di pistola indirizzati alla macchina del maresciallo neo comandante della stazione dei CC di Cetraro. Un episodio che ci riporta indietro a circa tre lustri orsono, quando veniva presa nuovamente di mira un’auto dei CC di Cetraro a colpi di AK47. Ora assisteremo alle solite scolorite dichiarazioni di solidarietà dalle quali non emerge mai la parola ‘ndrangheta, che per alcuni è tabù, a tal punto che non può essere pronunciata, semplicemente perché a Cetraro non esiste. Un attacco di una gravità assoluta soprattutto perché rivolta verso le Forze dell’Ordine che da diversi anni stanno svolgendo un lavoro costante e continuo, per fronteggiare il fenomeno dello spaccio di droga”.
“Per di più alle 19,30, con i negozi aperti e gente per strada. Un attentato alle istituzioni, quindi allo Stato democratico, perpetrato da chi preferisce la violenza, l’illegalità, il sopruso. Come Presidio Libera stiamo a fianco delle Forze dell’Ordine ed auspichiamo che questo attentato scuota le coscienze, a volte “distratte” delle realtà associative, culturali, politiche e religiose. Abbiamo bisogno di metterci la faccia, anche attraverso i social troppo spesso utilizzati solo per stare alla finestra per vedere cosa accade. Desolante l’assenza di tutte le realtà citate alla consegna dell’Hotel La Perla. Non si risolve il problema della Locale di ‘ndrangheta presente sul nostro territorio, facendo finta che non esista o peggio ancora ridimensionando gli eventi criminali “ai soliti quattro delinquenti”. Occorre un sussulto di coscienza, che porti ciascun libero ed onesto cittadino e l’intera società civile a prendere le distanze con atti concreti. Per questo invitiamo a prendere parte al sit-in di solidarietà nei confronti dell’ Arma dei Carabinieri domani domenica 14 marzo ore 12,00 presso la Piazza della Solidarietà Veneto Trentina.
