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Cetraro, De Caprio: “atti concreti contro la ‘ndrangheta”

Capitano ultimo sergio de caprio e Cennamo cetraro 02

CETRARO (CS) – Il sindaco ha convocato per il pomeriggio una seduta del Consiglio comunale aperta a seguito del grave atto intimidatorio ai danni del maresciallo Orlando D’Ambrosio, comandante della locale stazione dei Carabinieri. L’auto del militare sabato sera, è stata raggiunta da diversi colpi di arma da fuoco esplosi da persone ancora non identificate. Sul fronte delle indagini intanto i carabinieri, secondo quanto si apprende, stanno svolgendo una serie di accertamenti sui quali viene mantenuto massimo riserbo.

Alla seduta del Consiglio convocato per le ore 17,00 in seduta aperta, con le dovute prudenze per il periodo di pandemia sarà presente Libera, il senatore e presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra e numerosi consiglieri regionali, oltre ai sindaci del territorio.

Capitano Ultimo: “gli autori del gesto, ignoranti con gravi ritardi mentali”

Intanto questa mattina si è recato a Cetraro l’assessore Sergio De Caprio che ha incontrato il sindaco Cennamo: «Siamo qui, le istituzioni unite, per spiegare che l’attacco ai nostri carabinieri è un attacco allo Stato democratico e alla Calabria che si vuole ribellare dalla ‘ndrangheta e da ogni sopruso. Nessuno si senta solo». L’assessore all’Ambiente della Regione, si è recato alla stazione dei carabinieri accompagnato tra gli altri dal presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Antonio De Caprio e dal segretario nazionale del Nuovo sindacato carabinieri, Franco Rosso.

«Gli autori di questo gesto – ha detto l’assessore – sono ignoranti con gravi ritardi mentali che vivono in un mondo che non c’è più e che devono essere messi nell’unico posto che compete loro, ovvero le galere. Devono sparire dalla nostra civiltà e deve essere tolto loro il saluto. Fanno un danno gravissimo ai nostri ragazzi, alla nostra economia. Invito la popolazione a denunciare in qualunque forma». «Ringraziamo i carabinieri e le loro famiglie per quello che fanno. Li incoraggiamo – ha aggiunto De Caprio – ad andare avanti senza esitazione, perché queste minacce significano una cosa sola: che i carabinieri sono dalla parte giusta e il popolo della Calabria è con loro».

«Oltre a questa solidarietà e comunanza di intenti, vogliamo – ha sottolineato l’assessore – che le stazioni dell’Arma vengano rinforzate e che ci siano interventi strutturali e di sostegno ai nostri militari, tramite uomini e mezzi adeguati. La Regione è a disposizione com’è giusto che sia, ma vogliamo anche sapere come questo Governo intende liberare la Calabria dalla ‘ndrangheta. E vogliamo partecipare a questa lotta di liberazione». «Serve – ha concluso De Caprio – un tavolo aperto, immediato, con i ministri dell’Interno e della Difesa per sapere qual è la progettualità in campo e quali risorse vengono messe sul terreno per la lotta alla ‘ndrangheta, che è il primo obiettivo della giunta Jole Santelli e delle nostre comunità. Il tempo della convivenza con la criminalità è finito».

Il presidente della commissione anti ‘Ndrangheta:
“vogliamo essere liberi da ogni condizionamento mafioso”

«Non arretriamo di un millimetro. Qualunque tipo di devianza sociale va estirpato» sono le parole del presidente della commissione regionale anti ‘Ndrangheta, Antonio De Caprio, presente questa mattina che ha voluto sottolineare: «non è stata una mera passerella. Abbiamo ringraziato i carabinieri e le loro famiglie per quello che fanno. Il senso della visita mia e dell’assessore De Caprio ha rappresentato un segnale forte di presenza costante sul territorio e vicinanza verso tutti i cittadini, le forze dell’ordine e le istituzioni che abbiamo il dovere di tutelare. Bisogna andare avanti senza esitazione. Quello che è accaduto sabato sera, alle 19:30, in centro e con i negozi aperti è gravissimo. Poteva essere una strage. Colpendo l’Arma dei carabinieri si è voluto sfidare lo Stato. Bene. Accetto la sfida».

«Nessuno deve toccare i carabinieri, baluardo di democrazia e legalità. Chi si permette, anche solo a parole, ad infangare la Benemerita compie vilipendio verso tutti noi. So di utilizzare parole molto dure – ha proseguito il consigliere regionale  – ma non possiamo permetterci che vigliacchi mandino in fumo decenni di lotte contro la ‘Ndrangheta e le sue ramificazioni. Adesso ci vogliono i fatti. Sono pronto a scendere in campo e combattere perché questo è un conflitto che dobbiamo vincere. Vogliamo partecipare a questa lotta contro la ‘Ndrangheta. Basta soprusi. Basta denigrazioni. La Calabria, l’Alto Tirreno cosentino, Cetraro sono un’altra cosa – ha incalzato il presidente della commissione regionale antimafia -. Alziamo la testa. Camminiamo, orgogliosi di essere calabresi nell’anima. Uomini e donne laboriosi, onesti, liberi da ogni condizionamento mafioso. Ha ragione l’assessore, Sergio De Caprio quando dice che l’attacco ai nostri carabinieri è un attacco allo Stato democratico, alla Calabria che si vuole ribellare alla ‘Ndrangheta. I carabinieri sono dalla parte giusta e i calabresi sono con loro».

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