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Attivati 12 posti letto, ma resta critica la situazione ricoveri a Cosenza e provincia

Ospedale Cosenza pronto soccorso ambulanze

COSENZA – Nonostante siano stati attivati altri 12 posti letto, continua a rimanere difficile la situazione ricoveri a Cosenza e provincia con quasi tutti i posti letto occupati. La pressione sul Pronto soccorso, che nelle scorse ore ha registrato una decina di pazienti in attesa di essere allocati nei reparti, grazie all’apertura dei 12 posti in terapia sub-intensiva si è leggermente alleggerita. Ma si teme, però, un nuovo aumento dei casi nel fine settimana e dunque nuovi accessi per i quali si dovrà utilizzare nuovamente la tenda pre-triage e optare per il trasferimento in strutture sanitarie fuori provincia come già è accaduto. In questa fase di estrema criticità, inoltre, il pronto soccorso è rimasto privo del dirigente medico, Michele Mitaritonno il quale, vincitore di concorso per un posto analogo all’ospedale di Saronno, è cessato dal servizio per raggiungere la sua nuova sede in Lombardia. Al suo posto, in sostituzione fino alla nomina del nuovo dirigente, è stata nominata la dottoressa Paola Viggiani.

Al momento i posti di pazienti positivi al coronavirus gestiti dall’Asp, tra Rossano, Cetraro e Acri, sono 62 con i 12 posti della terapia sub-intensiva. Di questi 58 sono già occupati. Mentre per quanto riguarda i posti letto dedicati a malati covid gestiti dall’Azienda ospedaliera sono 66 di cui 63 occupati. Malattie infettive è saturo con 17 posti letto occupati su 17. Stessa cosa per Pneumologia Pneumologia con 18 letti pieni su 18 A Rogliano sono 15 i posti letto occupati su 18 mentre le terapie intensive vedono 13 pazienti su 13. Resta poi il problema della carenza di personale medico, infermieristico e assistenziale che non si riesce a reperire anche a causa delle lungaggini burocratiche riguardanti le procedure concorsuali e gli avvisi pubblici.

Inoltre, alle 15 dovrebbe riprende la campagna vaccinale anche a Cosenza per il personale scolastico con il vaccino AstraZeneca dopo il via libera dell’Ema. Le vaccinazioni “possono essere riprese con l’esclusione dei lotti al momento posti sotto sequestro, per i quali si resta in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria”. Lo prevede la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza, relativa alla trasmissione della nota AIFA sul parere di sospensione e revoca del divieto d’uso del vaccino AstraZeneca.

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