COSENZA – Sono riprese all’ospedale da campo dell’Esercito di Cosenza le vaccinazione al personale scolastico con il vaccino di AstraZeneca, dopo che ieri era arrivato il via libera dell’Ema ed oggi è arrivato anche quello dell’Aifa. “Rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso” ha detto il direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, in seguito al pronunciamento dell’Ema sul vaccino AstraZeneca. Le vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca “possono essere riprese con l’esclusione dei lotti al momento posti sotto sequestro, per i quali si resta in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria”. Lo prevede la circolare del ministero della Salute, firmata proprio dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza.
Circa 180 gli insegnanti che dalle 15 di oggi hanno ricevuto le dosi del vaccino. Si tratta del personale scolastico dell’istituto “Valentini – Majorana” di Castrolibero al quale si sono aggiunti alcuni insegnante dell’istituto “Da Vinci- Nitti” di Cosenza che rimanevano da smaltire, dopo che lunedì scorso erano state fermate le somministrazioni. Con il rigido protocollo sanitario già attivo, tutte le persone vengono seguite e se i medici ritengono che non siano idonee a ricevere la dose, vengono mandate a fare il vaccino Pfizer oppure, in caso di allergie, come prevede lo stesso protocollo, invitati alla somministrazione di un antistaminico per 3 giorni prima di tornare a vaccinarsi.
C’era timore dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, ma oggi nessuno di quelli che stati chiamati a fare il vaccino ha rinunciato, segno che è tanta la voglia da parte delle persone di sottoporsi al vaccino per cercare di uscire il prima possibile dall’emergenza. Un’insegnante racconta di aver fatto la dose poco prima del blocco e che sta benissimo. “Non ho avuto nessuna paura” – ha detto un’altra insegnante poco dopo aver ricevuto la dose. “Sono venuta fiduciosa e senza nessun timore. Dico ai miei colleghi di stare tranquilli e venire a fare il vaccino perché è giusto che lo facciano. Lo avrei fatto anche l’altra volta prima che l’Aifa bloccasse le vaccinazioni. L’organizzazione qui all’ospedale da campo è perfetta. In pochi minuti sono entrata e ho ricevuto la dose”.
