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Stretta di Pasqua nella Calabria “zona rossa”. Ma ancora troppe persone in giro

Controlli cosenza 1

COSENZA – La mappa di colori e relative misure divide l’Italia quasi perfettamente in due, con Veneto, Marche e la provincia di Trento che si aggiungono alle regioni arancioni, mentre altre nove restano in zona rossa almeno compresa la Calabria inserita tra le regioni ad alto rischio. L’incidenza nella settimana tra il 22 e il 28 marzo è salita a 129,4 casi ogni 100mila abitanti (la scorsa settimana era a 116,2). Dato che cresce ancora se si considera  il range tra il 26 marzo e il 1 Aprile con incidenza a 140 casi. Sale anche la percentuale tra positivi e tamponi processati che è del 12.9%. L’indice puntuale RT è sceso leggermente rispetto a venerdì scorso attestandosi a 1.33 ma resta il secondo più alto in Italia e cresce nella forchetta (range 1.23 -1.42). Dal monitoraggi ISS resta il superamento della soglia critica dei posti letto in area medica, due allerte segnalate sulla resilienza dei servizi sanitari, la crescita di focolai ed un alta valutazione sia dell’impatto che del rischio.

Con queste numeri la Calabria è pronta ad attraversare la parentesi della ‘stretta di Pasqua‘ con la concessione, rispetto alle attuali restrizioni, di una visita al giorno ad amici e parenti ad un massimo di due persone più figli minori di 14 anni conviventi. Ma in realtà, da quello che abbiamo visto da quando è stata istituita la zona rossa, dalle tantissime segnalazioni che arrivano ogni giorni in redazione ma anche facendo semplicemente un giro per la città e nell’hinterland, sono ancora tante, troppe le persone in giro per strada mentre sarebbe totalmente vietata la mobilità anche nel proprio Comune, se non per motivi strettamente necessari, per lavoro o per una veloce attività motoria vicino a casa. “Oggi pomeriggio Viale Parco a Cosenza – ci racconta un lettore – era strapieno di persone a passeggio”. Le forze dell’ordine fanno quello che possono anche perchè non è assolutamente semplice presidiare un territorio così vasto dovendo anche occuparsi di tutti gli altri reati. E allora dove non arrivano i controlli, che saranno comunque intensificati in questi 3 giorni di Pasqua, grazie al lavoro di 70mila uomini delle forze dell’ordine in tutta Italia, ci pensano i sindaci a provare a mettere un freno alle uscite incontrollate. Come nel territorio di Catanzaro, dove saranno chiusi lungomare e pinete e dove sarà anche vietato il passeggio, lo stazionamento e le attività motorie. Anche in Calabria sarà vietato raggiungere le seconde case per i non residenti in regione.

Intanto oggi, intervistato da Star, su Sky TG24, il presidente ff della Regione Nino Spirlì è intervenuto sul caso dei vaccini somministrati alla categoria “altro” (72.538 oggi alle 15.31) sostenendo di ritenere “che questo sparare nel mucchio costante sulla regione Calabria deve anche un po’ finire, è come se la Calabria fosse abitata da due milioni di galeotti” proseguendo per ribadire che la somministrazione delle dosi è attestata sul 78% per la scorta del 30% per consentire la seconda dose. I calabresi, intanto, si preparano a trascorrere la seconda Pasqua in regime di restrizioni.

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