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Spirlì “9,5 miliardi per il Pnrr”. Ma i consiglieri chiedono lumi sull’emergenza sanitaria

Spirli consiglio regionale

CATANZARO – Più che la curiosità sul piano nazionale di ripresa e resilienza, da gran parte dei consiglieri regionali è stata espressa la necessità di conoscere le misure che la Regione sta attuando per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto. Un suggerimento venuto, ad avvio di seduta, dal consigliere Graziano Di Natale (IriC) con una mozione, e subito condiviso dai colleghi di minoranza, Giuseppe Aieta (Democratici Progressisti) e Domenico Bevacqua (Pd), ma ancora più sottolineato da Domenico Tallini che, dai banchi dalla maggioranza, ha confessato che anche lui avrebbe voluto parlare dello stesso argomento.

“Programmi improbabili, soffermarsi sull’emergenza sanitaria”

“Sarebbe giusto, almeno nella forma – ha detto Tallini, che ha approfittato dell’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa con i componenti della Giunta regionale, ai quali ha segnalato la mancata pubblicazione delle delibere di Giunta – riflettere ed approfondire meglio la proposta che viene dalla minoranza”. “È necessario dare trasparenza all’attività della Regione – ha aggiunto facendo riferimento anche a “qualche anomalia nella distribuzione di risorse nei confronti dell’area centrale della Calabria, che è fortemente penalizzata. Piuttosto che di programmi improbabili che chissà quando saranno realizzati e chi li vedrà – ha concluso – sarebbe meglio soffermarsi sulla grave situazione della sanità in questo momento”.

Richiesta ribadita anche da Carlo Guccione (Pd) per il quale “non è una questione secondaria che questo Consiglio regionale si sintonizzi con la forte esigenza, non solo di discutere, ma conoscere gli atti concreti con i quali si sta cercando di fronteggiare la grave crisi sanitaria che sta colpendo la Calabria. Non parteciperò ad una seduta del Consiglio regionale sulla sanità – ha aggiunto Guccione -senza la presenza del Commissario Guido Longo e il direttore generale del Dipartimento, perché con il Decreto ‘Calabria2’ tutte le responsabilità sono andate in capo al Commissario”.

Da Vito Pitaro (Jole Santelli Presidente) è arrivata la proposta “di dare seguito all’ordine dei lavori, con una iniziale informativa sull’argomento del Presidente ff Antonino Spirlì, e rinviando ogni valutazione ad una prossima seduta nella quale convocare il Commissario alla Sanità. Sulla necessità di affrontare l’argomento sanità si sono sviluppati gli interventi di Sinibaldo Esposito (Cdl), Nicola Irto e Domenico Bevacqua (Pd), Domenico Giannetta (FI) e nuovamente Di Natale che ha proposto che dopo l’informativa del presidente Spirlì si decida subito la data nella quale fissare una nuova seduta dedicata alla sanità in Calabria.

Spirlì: “la situazione della sanità calabrese è figlia di ieri e dell’altro ieri”

La situazione della sanità calabrese la conoscete meglio di me. Voi lo sapete da tanto tempo. Il quadro di oggi è figlio di ieri e dell’altro ieri”. Lo ha detto il presidente ff della Regione, Nino Spirlì in Consiglio regionale, in una breve informativa sulla situazione sanitaria della Calabria, rivolgendosi verso i banchi dei consiglieri della minoranza ai quali ha chiesto dove fossero “quando si chiudevano gli ospedali, e si riducevano i posti letto”. Ne è seguita una veloce disamina sulle iniziative intraprese con le sollecitazioni rivolte al generale Figliuolo e a Roma per apertura di nuovi centri vaccinali, nuove terapie intensive, attenzione sulla provincia di Cosenza.

“Paola ha 4 posti di terapia intensiva in più – ha detto Spirlì – abbiamo firmato, prima che fosse fatto a livello nazionale, la convenzione con i medici di medicina generale e la scelta di ubicare a Taurianova il nuovo centro vaccinale è scaturita dalla presenza di un fabbricato idoneo allo scopo, strutturato su due piani, con ingressi indipendenti senza alcun limite per l’accesso ai disabili”. Il presidente ff ha parlato ancge della “battaglia che si sta conducendo per Villa Bianca perché in cinque mesi non si possono aprire ospedali chiusi da decenni”.

Il Pnrr in apertura a Palazzo Campanella

L’informativa del presidente ff della Giunta regionale sulle iniziative adottate in ordine al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ed il conseguente dibattito hanno aperto i lavori del Consiglio regionale che ha avviato i suoi lavori a palazzo Campanella, nel pomeriggio.

«Il Covid 19 ha acuito e amplificato le criticità che affliggono la nostra regione, mettendo a nudo lacune strutturali, non solo del sistema sanitario ma anche di quello economico: divari territoriali, divari sociali, debolezze del sistema produttivo», ha dichiarato oggi il presidente della Regione, Nino Spirlì. «La sospensione di gran parte delle attività lavorative e dell’offerta di beni e servizi – ha detto ancora –, ha infatti gravemente colpito anche settori non in declino, che erano in una fase di espansione significativa, come la filiera dell’economia della cultura e del turismo. Così come hanno subito rilevanti perdite settori come i trasporti e il commercio. Nuove criticità si associano dunque a problematiche ormai strutturali».

Il presidente Spirlì è entrato nel merito delle analisi della Svimez «che ci restituiscono – ha spiegato – uno scenario, in gran parte noto, e comunque preoccupante: il rischio di default è maggiore per le medie e grandi imprese del Mezzogiorno. I dati territoriali sul blocco delle attività economiche delineano un quadro assai più problematico dell’ultima crisi economica degli anni 2000. La maggiore fragilità e precarietà del mercato del lavoro meridionale rende più difficile assicurare una tutela a tutti i lavoratori, precari, temporanei, intermittenti o in nero, con impatti rilevanti sulla tenuta sociale dell’area».

«Come ben saprete – ha affermato –, nel luglio 2020 il Consiglio europeo ha approvato un fondo di recupero di 750 miliardi di euro con il marchio Next Generation Eu, allo scopo di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia Covid-19». Per la Calabria precisa che in progetto ci sono «9,5 miliardi destinati». «Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Pnrr) è il fulcro di Next Generation Eu – ha proseguito Spirlì – metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri. L’obiettivo è attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia di Coronavirus e rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e di quella digitale. Gli Stati membri stanno preparando i loro piani di ripresa e resilienza, che daranno diritto a ricevere fondi nell’ambito dello strumento per la ripresa e la resilienza».

 

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